Zynga, ex dipendente accusa la società

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Zynga

Un ex software engineer di Zynga ha postato su Reddit alcune lamentele riguardo il suo ex datore di lavoro. Secondo l’anonimo ingegnere Zynga avrebbe la poco simpatica abitudine di “copiare” i giochi degli altri sviluppatori e inoltre tratterebbe piuttosto male programmatori, sviluppatori e dipendenti.

Quasi tutti i giochi Zynga sarebbero in realtà basati su tecnologie altrui, fa notare il misterioso ex impiegato, solamente Zynga Poker e Mafia Wars 2 sono stati sviluppati internamente, persino il motore alla base di FarmVille (denominato MyMiniLife) apparterrebbe in realtà ad altri.

Si parla anche di un pessimo trattamento riservato a impiegati e sviluppatori, che verrebbero trattati come dipendenti di seconda fascia, venendo addirittura esclusi dagli eventi privati della società e dalle presentazioni dei nuovi titoli.

Ovviamente non sappiamo se quanto dichiarato dall’ex misterioso impiegato corrisponde a verità oppure no, di certo questo non è un bel periodo per Zynga. Dopo un modesto debutto in borsa, le azioni della società hanno perso diversi punti a Wall Street, Zynga inoltre è stata accusata di aver copiato diversi giochi, il caso più eclatante sembra essere quello di Dream Eights per iPhone, palesemente ispirato da Tiny Tower.

Come se non bastasse, da registrare l’insuccesso dei titoli Zynga usciti nel 2011, Empires & Allies, Adventure World e Mafia Wars 2, CastleVille non hanno conquistato il pubblico, ottenendo un piccolo successo assolutamente non paragonabile alla diffusione avuta da FarmVille, CityVille e FrontierVille.

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645 commenti su “Zynga, ex dipendente accusa la società”

  1. Even the gods, if they exist, must laugh from time to time. Perhaps what we call tragedy is merely comedy from a higher perspective, a joke we are too caught up in to understand. Maybe the wisest among us are not the ones who take life the most seriously, but those who can laugh at its absurdity and find joy even in the darkest moments.

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  2. All knowledge, it is said, comes from experience, but does that not mean that the more we experience, the wiser we become? If wisdom is the understanding of life, then should we not chase every experience we can, taste every flavor, walk every path, and embrace every feeling? Perhaps the greatest tragedy is to live cautiously, never fully opening oneself to the richness of being.

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