Dove sfruttare i social network in azienda

 

 

Tra le necessità fondamentali di un’azienda, soprattutto se startup, troviamo quella di farsi conoscere al grande pubblico, ed il primo modo per far crescere la propria popolarità, nell’ultimo decennio viene identificato con la diffusione sui social network. Allo stato attuale delle cose, a farla da padrona sembrano essere Facebook e Twitter, ma sono solo questi gli strumenti indicati?

Il lavoro on line passa per i social network

 

Nella società del web 2.0, anche le attività sono andate a moltiplicarsi. Un tempo come professione del web, esisteva il grafico, il webmaster, il programmatore di database ed il regista grafico, mentre per le aziende bastava chi facesse hosting e qualche pioniere del search engine come Microsoft, Lycos, Yahoo e Google. Attualmente, con la nascita del social networking, assistiamo quotidianamente ad una moltiplicazione dei ruoli che ci sta offrendo la grande rete. Ma oltre all’aumento dei profili ricercabili, la stessa rete è diventata anche un modo per fare curriculum e principalmente selezione.
I casi più interessanti giungono, ovviamente, dagli Stati Uniti d’America, dove tantissime aziende, stanno cominciando a basarsi sulle visite ai profili social network dei candidati per valutarne storia e competenze.

Xing cresce e propone il Premium

L’ambito economico in rapporto ai social network è sempre in crescita. Aumentano quotidianamente le possibilità offerte da questi social network di massa, di incrementare il proprio operato, il proprio rapporto con il pubblico e soprattutto di aumentare la propria visibilità.

Non è solo il caso dei social network dedicati all’utenza comune però quello che sta facendo scalpore. A differenza di quanto molti credono, anche i social network cosi detti “professionali”, stanno cominciando ad ottenere il loro successo in ambito business. Un riscontro importante di cui abbiamo parlato è stato quello di LinkedIn.

Cipriano Moneta e la professionalità del “suo” Xing

Di social network ce n’è sono a bizzeffe per il Web, basta solo cercare quello più adeguato alle proprie esigenze ed ai propri interessi per entrare subito in contatto con persone di qualsiasi parte del globo che condividono con noi gli stessi interessi.
Fatto sta che comunque, quando si parla di ambito Business e soprattutto di B2B, il discorso cambia, e si va alla ricerca di social network accreditati e soprattutto non sconosciuti per parlare di Azienda. Cipriano Moneta, country manager di Xing, ha illustrato recentemente il successo del social network in questione, parlando di questo fenomeno che è un boom europeo con oltre 7,5 milioni di utenti iscritti ed attivi. Secondo le sue dichiarazioni: “Siamo l’unica azienda 2.0 quotata in Borsa che è riuscita a mettere in pratica il modello della sottoscrizione da parte degli utenti: l’80% del fatturato deriva dalla sottoscrizione del fee mensile di 5 euro, il 20% dalla pubblicità“.

Anche Xing si mobilita per l’emergenza terremoto

Emergenza Terremoto in Abruzzo è il nome del gruppo XING che questa community di professionisti mette a disposizione di chi vuole dare il proprio aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto di lunedì 6 aprile.

XING è un social network per professionisti, ovvero un luogo di incontro che consente alle persone e ai professionisti di tutti i settori di gestire i propri contatti in ambito lavorativo e di creare nuovi e utili rapporti professionali con altri utenti, anche tramite gruppi. Ma per una volta, ecco che la rete sociale si trasforma in rete solidale, con la creazione di un gruppo dedicato all’emergenza terremoto. Recita così la newsletter del network:

L’idea alla base di questo gruppo è supportare le popolazioni in difficoltà grazie all’intervento qualificato della business community italiana e internazionale di XING, che sulla piattaforma può mettere a disposizione le proprie competenze imprenditoriali, manageriali e professionali in modo essere di aiuto al di là dell’emergenza contingente.

XING per il business arriva in Italia

Il social network leader in Europa per il suo contenuto dedicato al business, XING, sbarca in Italia a trecentosessanta gradi. La nuova sede di XING sarà a Milano ed il suo Country Manager in Cipriano Moneta (proveniente dal settore del recruiting on line). La nuova opportunità che viene offerta agli italiani con l’ingresso della piattaforma in Italia, permetterà di ricercare nuovi contatti e business partner per aumentare la propria realizzazione professionale ed essere presente nei mercati nazionali ed internazionali. Inoltre il business fornito da questo strumento viene visto importante dal punto di vista temporale, in quanto anche l’Italia sta attraversando questo momento di crisi mondiale. Secondo le statistiche in effetti la metà delle assunzioni avvenute in questo momento di turbolenza economica è nata da una relazione on line.
XING è una piattaforma utilizzabile anche in su mobile data la versione semplificata per cellulari e smartphone che ha un elevato numero di utenti a rapporto con gli altri social network.

Quando le reti sociali non sono soltanto svago

Molti neofiti sono soliti associale a social network il nome Facebook, ma ne esistono molti altri dedicati ad usi diversi. E’ il caso di Xing, social network dedicato al business.
Xing nasce nel 2003 ad Amburgo (Germania) battezzato come Open Business Club fino a trasformarsi nel 2005 nell’attuale Xing. Ad oggi conta oltre 6.500.000 di iscritti da oltre 210 paesi di tutto il mondo compresa l’Italia. Le politiche di accesso al social network sono due: una base (che è gratuita in quanto offre dei servizi limitati) ed una definita premium (che comprende tutti i servizi aggiuntivi).
Per comprendere meglio la qualità e l’utilizzo di questo servizio, possiamo passare in rassegna alcuni articoli fondamentali apparsi su riviste settoriali.
Risparmio soldi” ad esempio tende a precidare che nei social network business, “solo Xing e Viadeo dispongono di versioni in italiano, assenti per Linkedin e Plaxo, a dimostrazione di uno sviluppo (anche tecnologico) che in Italia è ancora parziale. Sono in progetto però evoluzioni importanti, di fronte a un’utenza non più composta solo da professionisti dell’Ict, ma da profili trasversali, solitamente qualificati e di medio-alta seniority. Xing, inoltre nel 2007 ha ampliato il suo bacino di utenza acquistando i social network spagnoli Neurona e eConozco“.
Interessante è il commento a Xing di Piero Babudro, su Mytech che in un’intervista ha detto che: “L’ideogramma cinese che indica la parola “crisi” è composto da due segni: uno indica il pericolo, l’altro l’opportunità.
Questo per dire che, in un momento molto difficile da un punto di vista economico, sociale e finanziario, migliaia di persone stanno riscoprendo il social network come luogo di opportunità, specie se lavorative. Non è il classico slancio di chi cerca in tutti i modi di fare di necessità virtù: è piuttosto il raggiungimento della piena maturità di piattaforme e reti sociali per troppo tempo considerate una nicchia per tecnofili ed entusiasti del 2.0”.
Sembra quindi che in questo momento di crisi lavorativa, Xing sia un mezzo alquanto frequentato per la ricerca di nuovi orizzonti professionali che portano il social network oltre al mero utilizzo ludico.

A.A.A. Social Network come fonte di lavoro

Particolare attenzione va rivolta ad una nuova tipologia di Social Network che si sta sviluppando tanto nel mondo in questo periodo di crisi.
Si tratta dei Social Network dedicati alle professioni.
I più noti in questo settore sono sicuramente Viadeo, Xing e Linkedin. Iscrivendosi a questi gruppi, i membri offrono la possibilità ad aziende e datori di lavoro di farsi conoscere e soprattutto di conoscere propri colleghi nel mondo per uno scambio interessante di opinioni e consigli.
Un gruppo abbastanza importante di Viadeo è quello dell’ALP (acronimo di Associazione Laureati de Politecnico).
La possibilità offerta dalle tre comunità, oltre a quelle basilari riportate in quasi tutti i SN, sono quelle date dalla possibilità di inserire e visualizzare curriculum completi di conoscenze e competenze e quella di scambiarsi dati lavorativi per settori simili.