Mark Zuckerberg, donati 3 miliardi di dollari per curare le malattie

Mark Zuckerberg, il CEO e il fondatore di Facebook, e sua moglie Priscilla Chan hanno annunciato il progetto di investire oltre 3 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni per portare avanti iniziative con l’obiettivo dichiarato di prevenire e curare tutte le malattie.

Mark Zuckerberg

L’obiettivo appare come estremamente ambizioso ma secondo loro fattibile. Per riuscire nel suo intento, la coppia metterà innanzitutto assieme un team di scienziati ed ingegneri. In secondo luogo si dovranno potenziare gli strumenti e le tecnologie a disposizione degli scienziati e dei medici. Mark Zuckerberg e sua moglie intendono inoltre coinvolgere altre persone per rendere maggiormente collettivo questo sforzo.

Facebook risponde ironicamente allo studio di Princeton

Facebook risponde ironicamente allo studio di Princeton

Da uno studio pubblicato di recente dalla Princeton University è emerso che Facebook è come un’epidemia e che entro il 2017 potrebbe arrivare a perdere circa l’80% dei suoi iscritti.

A questa visione un po’, come dire, catastrofica del social network in blu la squadra alle spalle di Mark Zuckerberg ha scelto di rispondere in modo decisamente ironico mettendo l’università che ha effettuato la ricerca sullo stesso piano statistico in modo tale che sia altrettanto facile affermare che anche la Princeton rischia l’estinzione a breve termine.

Facebook è come un’epidemia

Facebook è come un epidemia

Sebbene la maggior parte di tutte le più recenti indagini e di tutte le ultime statistiche pongano Facebook al primo posto nella classifica dei social network maggiormente diffusi ed utilizzati di tanto in tanto vengono pubblicate anche interessanti ricerche che ipotizzano un futuro tutt’altro che roseo per il celebre servizio di Zuck.

A tal proposito la Princeton University ha pubblicato un recente studio condotto da alcuni ricercatori che paragona i social network alle malattie, secondo cui Facebook sarebbe come un’epidemia ed in base al quale potrebbe arrivare a perdere circa l’80% dei suoi iscritti entro il 2017.

La social network mania crea dipendenza: vediamo come curarla

 

Dipendenza da Internet? Forse enunciata a chi oggi ha 50 anni, può sembrare una sorta di barzelletta, ma invece si tratta di una vera e propria patologia. Per risolvere questo problema che va a colpire buona parte dei giovanissimi soprattutto tra i 13 ed i 20 anni, i genitori preoccupati si sono basati sugli atteggiamenti più impossibili della psicopatologia quotidiana dei propri figli che utilizzano il web. Sembra che il pensiero, ed i loro modi di vivere cambino senza dare tempo all’adattamento, rendendo instabili i soggetti che hanno questo problema.
E’ diventato come un allarme droga, eppure la dipendenza dal web e soprattutto dal social network (il più discusso è sempre Facebook), è consapevole di essere dipendente da Internet. I genitori vedono i figli che non riescono più ad andare a scuola, o i ragazzi essere demotivati ad andare al lavoro, o ancora, persone che sono attaccate al PC circa 20 ore al giorno non dormendo più.
Per risolvere questo problema sono nati in Italia già 2 ambulatori per la terapia anti-web.