Facebook sarà accessibile ai minori di 13 anni?

Mark Zuckerberg

Non molto tempo fa, dall’analisi dei dati ottenuti in seguito all’esecuzione di un sondaggio, era stata data notizia del fatto che, ad oggi, ad utilizzare Facebook, nonostante le limitazioni imposte ai minori di 13 anni, vi sarebbero circa ben 7,5 milioni di utenti aventi un’età effettiva pari o, addirittura, inferiore a quella appena specificata.

La limitazione fissata è stata imposta, ovviamente, al fine di tutelare, per quanto possibile, i navigatori del web più piccoli e inesperti ma, nonostante ciò, aggirare i “requisiti minimi” imposti da Facebook non sembra essere una gran problematica (è infatti sufficiente dichiarare un’età differente dalla propria ed il gioco è fatto!).

Facebook e tv: nuovi risvolti in Italia

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In meno di due giorni la mobilitazione per chiedere all’Ordine dei Giornalisti un provvedimento serio contro il Tg1 dopo che per ben due volte è stata diffusa la notizia falsa dell’assoluzione dell’avvocato Mills, è arrivata a quota sessantamila membri, molti più dei fan della pagina del Tg1 su Facebook.

Il gruppo La dignità dei giornalisti e il rispetto dei cittadini, ispirato agli insegnamenti di Enzo Biagi, sta avanzando al ritmo di un nuovo iscritto al secondo, ma soprattutto un nuovo commento: segno che ai cittadini non basta più cliccare su “mi piace” o “iscriviti a questo gruppo” o “diventa fan”, ma ha bisogno di sentirsi parte della mobilitazione e del cambiamento che vuole vedere avvenire in Italia.

Studentessa USA porta la scuola in tribunale

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C’è una nuova paladina sul versante statunitense di Facebook: Katherine Evans, una studentessa di 19 anni del sud della Florida, ha creato una pagina per criticare la sua insegnante di Inglese. Fin qui niente di strano, se non fosse che su più di 200 milioni di utenti in tutto il mondo, la maggior parte dei quali crea pagine contro qualcosa, la scuola ha deciso di sospendere proprio lei, accusandola di bullismo.

Ma non si è persa d’animo Katherine, che ha fatto causa alla scuola. Il giudice federale ha stabilito infatti che la ragazza ha tutto il diritto di proseguire la sua azione legale per fare in modo che il provvedimento disciplinare pari a tre giorni di sospensione venisse cancellato dal registro.

Facebook evita il carcere ad un americano

Sbarre

Negli ultimi tempi abbiamo assistito all’utilizzo di Facebook, come un mezzo che va d’amore o di contrasto con la legge. Di recente abbiamo parlato dei casi più disparati di cronaca, dove il social network è stato complice delle catture e paladino della giustizia, ma anche molto spesso complice di danneggiamenti di privacy delle persone. Il protagonista della storia è un giovane residente di New York accusato di furto.

Il tutto è accaduto lo scorso 17 Ottobre a Rodney Bradford, un giovane di 19 anni che vive a New York, e che mentre stava facendo colazione, si è reso conto di aver finito i propri pan-cake. A questo accorgimento, il giovane Rodney non si è perso d’animo ed ha pubblicato uno status nel suo profilo alle 11.49 dove ha scritto: “Dove sono finiti i miei pancake?“.

Facebook rimuove il sistema beacon

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Privacy prima di tutto. Questa è la nuova linea del social network Facebook, che ha deciso di cedere alle richieste di utenti e di Governi e tutelare la privacy degli utenti. Il tutto è partito da una class action intrapresa da 20 cittadini Texani che hanno deciso di combattere il beacon.
Dopo questa decisione, è stato dichiarato che il social network stanzierà ben 10 milioni di dollari per mettere su una nuova fondazione indipendente che: “investa in progetti ed iniziative volte a promuovere la privacy e la sicurezza online”.

Modena: Offendono una compagna su Facebook e vengono sospesi

Offendere una persona su Facebook potrebbe essere rischioso. E’ partita da Modena, la lotta del Preside dell‘Istituto Superiore Fanti di Carpi (Modena) contro quattro ragazzi che hanno offeso una compagna di classe pubblicamente su Facebook. I 5 giorni di sospensione, sono stati pochi secondo le persone che hanno definito l’atto come una violazione pesante della privaci della ragazza attuata con parole offensive e di poco gusto.
La scoperta fatta da un professore dello stesso Istituto, è stata portata in aula il giorno dopo quando i quattro convocati nell’ufficio del Preside Gian Michele Spaggiari, sono stati puniti. Spaggiari ha dichiarato che: “Davanti a un episodio del genere, che riguarda a tutti gli effetti la scuola, non potevamo fingere l’indifferenza. Abbiamo ritenuto importante lanciare un messaggio educativo forte: i ragazzi entrando a scuola accettano delle regole basate sui valori e sul rispetto reciproco. Il loro comportamento è stato di segno opposto, lo abbiamo punito anche se abbiamo lasciato aperta la strada ad un ravvedimento”.