Twitter: sempre più aziende hanno follower fasulli

Twiter follower fasulli

Così come per Facebook ove è stato ed è tutt’ora possibile osservare numerose pagine che vantano uno spropositato numero di “finti” iscritti anche su Twitter, già da qualche tempo a questa parte, la pratica dei “falsi” follower sembrerebbe essersi diffusa in maniera sempre maggiore.

Su Twitter, infatti, si sà: gli account che dispongono di numerosi iscritti fanno riferimento o a persone o organizzazioni divenute celebri o, ancora, è qualcuno che scrive cose particolarmente interessanti.

Facebook: le università italiane ed il loro rapporto con il social network

Oltre ai profili degli innumerevoli iscritti su Facebook risultano presenti anche uno straordinario numero di pagine facenti riferimento ad associazioni, locali, aziende e chi più ne ha più ne metta e tra cui risultano comprese anche quelle relative agli atenei.

Ma quante università sono presenti su Facebook e qual’è il rapporto che intercorre tra gli iscritti e tali pagine? Ad interrogarsi a tal proposito è stato il team di Universita.it che, grazie ad un’interessante indagine condotta nel corso degli ultimi tempi, ha potuto elaborare un apposito report sulla particolare relazione in questione.

Mark Zuckerberg è nella classifica dei più grandi innovatori di sempre

Mark Zuckerberg è uno tra i più grandi innovatori di sempre: a fare questa affermazione non siamo stati noi di IoChatto ma, piuttosto, i partecipanti ad una recente indagine condotta in America con l’obiettivo, appunto, di stilare una classifica, più o meno attendibile, di coloro che, secondo l’opinione comune, hanno cambiato ed innovato in qualche modo il mondo e, nel bene o nel male, sono rimasti e resteranno, almeno per il momento, nella storia.

Nello specifico, l’indagine, condotta, ad inizio anno corrente, da Lemelson-MIT Invention Index, è stata effettuata su un campione di 1010 giovani americani aventi un’età compresa tra i 16 ed i 25 anni.

L’image hosting di Twitter batte tutti e la maggior parte delle immagini vengono caricate da iOS

Di servizi mediante cui effettuare l’upload delle proprie immagini in rete e condividerle, tramite short url, direttamente su Twitter ne esistono parecchi ma, stando a quanto emerso da una recente indagine condotta da Skylines, lo strumento reso disponibile direttamente dalla ben nota risorsa di microblogging sembrerebbe essere quella maggiormente utilizzata dalla vasta utenza.

L’indagine, infatti, mette in evidenza quanto i servizi di terze parti quali, ad esempio, yFrog, Instagram e Twitpic siano oramai stati battuti, e non di poco, dal servizio di image hosting reso disponibile direttamente da Twitter, così com’è anche possibile notare osservando il grafico presente ad inizio post, andando quindi a confermare i timori iniziali degli sviluppatori di tale risorse e dalla loro eventuale scarsa influenza sul mercato che, conseguenzialmente alla disponibilità di uno strumento di image hosting reso disponibile direttamente dalla risorsa di microblogging, avrebbero potuto assumere.

La popolarità dei social network suddivisa per paesi

Oggi giorno, così come ben sapranno i più accaniti navigatori del web e così come buona parte di voi appassionati lettori di IoChatto ha avuto modo di apprendere nel corso del tempo, risultano disponibili online uno straordinario numero di social network, alcuni più famosi, altri invece molto meno, che vengono utilizzati dall’intera utenza mondiale.

Tuttavia, a seconda delle diverse esigenze ed abitudini, l’utilizzo di un dato social network risulta più popolare rispetto ad un altro in specifiche locazioni geografiche.

I social network modificano le relazioni umane

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Le indagini sui social network si moltiplicano di giorno in giorno e quella di cui parliamo oggi, è una recente indagine realizzata dalla SWG sul modo in cui gli esseri umani interagiscono da quando si sono diffuse le reti sociali on line.

Il nome della ricerca è “Diario aperto 2009“. I social network vengono quotidianamente utilizzati per rendere noti i propri interessi, per pubblicizzare la propria vita ed attività, per ritrovare amici e compagni di scuola di un tempo, o ancora per esprimere a tutti il proprio pensiero. La ricerca “Diario aperto 2009″, è stata fatta in Italia ed ha coinvolto una serie di oltre 1.352 utenti, abituali frequentatori delle reti sociali on line. I risultati hanno permesso di dividere gli utenti web in 3 gruppi totali, vediamoli insieme.