Mark Zuckerberg, Steve Jobs ed il programma donatori su Facebook

Mark Zuckerberg donazione organi

Proprio ieri, qui su IoChatto, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza della nuova funzionalità relativa al trapianto di organi che, nel corso delle ultime ore, è stata annessa a Facebook.

La nuova funzione, identificata come Organ Donor, consente agli utenti di specificare se sono donatori, e al tempo stesso di sapere se vale altrettanto per chi è presente nell’elenco degli amici.

Facebook è a favore della donazione degli organi

La novità è dell’ultim’ora, o quasi, e va a configurarsi senza alcun dubbio come una di quelle particolarmente interessanti tanto dal punto di vista social quanto da quello della vita dell’uomo al di fuori del mondo dell’IT: Facebook ha da poco svelato una nuova funzionalità “salva vita” offrendo a ciascun utente la possibilità di comunicare ai propri amici la propria iscrizione al registro dei donatori di organi.

Gli utenti iscritti al social network in blu che, d’ora in avanti, si registreranno come donatori di organi potranno creare un apposito evento sulla propria Timeline con lo scopo non solo di comunicare all’intero universo Facebook il proprio stato di donatore di organi ma, sopratutto, anche quello di convincere amici, conoscenti e parenti a fare altrettanto incentivando quindi l’esecuzione della pratica in questione.

Facebook fonte numero uno come donatori di organi

 

Il social network in blue, ha avviato la propria parte sociale permettendo agli utenti di condividere oltre a status personali anche informazioni interessanti su situazioni sociali. E’ il caso delle ultime statistiche ritrovate nel web, che vedono nei dati raccolti, Facebook, come motore di ricerca (più di una volta utilizzato) per la ricerca di donatori di organi.
Ad esempio c’è la storia di una donna 53enne che è riuscita a combattere l’insufficienza renale proprio attraverso Facebook, prima cercando e poi trovando un donatore di organi che l’aiutasse. Attraverso le strade solite e convenzionali, la donna ha cercato per 8 anni invano, una soluzione, ma non appena ha messo l’annuncio su Facebook si è ritrovata con ben 200 risposte di donatori adatti alla sua causa.