Facebook, un divorzio su tre causato dal social network

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E’ un risultato a dir poco interessante, quello che emerge da uno studio condotto dal sito Incontri-Extraconiugali.com, a proposito del legame tra Facebook e i matrimoni nella nostra società, con la crescente incidenza della piattaforma di Mark Zuckerberg nei rapporti coniugali.

Facebook è la causa di un terzo dei divorzi in Gran Bretagna

Sul fatto che Facebook sia, in gran parte, causa di incomprensioni e litigi è oramai cosa nota ma la notizia che, per quanto concerne specificamente il territorio britannico, vada a configurarsi come la principale causa scatenante dei divorzi è sicuramente un dato nuovo.

L’informazione in questione si basa su una recente ricerca del sito Divorce online, specializzato nel fornire servizi alle coppie che vogliono interrompere il proprio matrimonio, secondo cui Facebook e, in linea ben più generale, i social network risulterebbero particolarmente dannosi per la vita coniugale.

Facebook: una tra le principali cause di divorzio secondo gli avvocati degli US

Da quando Facebook ha fatto la sua comparsa sul web nulla (purtroppo o per fortuna) è stato più come prima, relazioni amorose incluse tra cui, in primis, sembrano spiccare i matrimoni, almeno secondo quanto stimato e dichiarato dagli avvocati statunitensi.

Infatti, sulla base delle più recenti indagini condotte negli US, sebbene la percentuale dei divorzi negli Stati Uniti, almeno per quanto concerne gli ultimi anni, sia rimasta sostanzialmente invariata, avvocati americani e numerosi studiosi sono concordi nell’affermare che Facebook, il tanto amato social network, va senz’altro a configurarsi come una delle principali cause, scatenanti o aggravanti, dei problemi in un rapporto di coppia e, nello specifico, della vita matrimoniale, seguito poi da MySpace, con una percentuale pari al 15%, e Twitter, al 5%.

Facebook, lo strumento più utile nelle cause di divorzio

Un vecchio amico, un’ ex-fidanzata, un marito: da quando i Social Media hanno invaso la vita di tutti i giorni, non possiamo evitare di controllare la vita delle persone a noi care, o di quelle che ci sono state vicine in passato. Non dà soddisfazione vedere la nuova partner del tuo ex-compagno senza per forza andare a chiedere in giro e fare la figura del curiosone? Non è divertente controllare tutto ciò che accade nel nostro piccolo mondo, semplicemente con un click?

Basta uno status di Facebook a capire se quell’amico ha una moglie, una relazione complicata o è stato mollato da un momento all’altro. Ma non è detto che sia un bene, anzi: le informazioni che immettiamo sul nostro profilo, soprattutto quelle relative alle relazioni  e alle questioni di cuore, potrebbero un giorno essere usate contro di noi, quando meno ce lo aspettiamo. Magari in Tribunale.

Facebook scopre un tra(ns)dimento

tradimento coppia

Lui, lei e l’altra. Uno scenario molto cinematografico per narrare la storia che vede come protagonisti Facebook, il social network per eccellenza, ed una donna molto gelosa e soprattutto sospettosa del proprio marito.

La voglia di scovare qualcosa nel passato del proprio marito, l’ha spinta a crearsi un profilo sulla versione americana di Facebook. Il profilo creato aveva tutti i dati del marito, ed infatti lei da li si è spacciata per il “povero” marito cercando di recuperare i rapporti con i suoi vecchi amici, oltre che i conoscenti e le vecchie fiamme dell’uomo.

AMI: Facebook è una delle maggiori cause della separazione

Internet, la tecnologia e ad oggi Facebook, entrano con irruenza nella vita di coppia per distruggerla. Già con l’avvento dei cellulari, il numero dei divorzi e delle separazioni era aumentato notevolmente, ma con l’avvento dei social network e quindi la possibilità di essere in contatto con l’altro sesso del mondo intero l’Associazione Avvocati Matrimonialisti (AMI) ha calcolato che l’80% dei tradimenti (aumentati del 45%) vengono scoperti tramite SMS, e-mail, chat o contatti di Facebook.
L’intervistato Avvocato Laura Logli, ha dichiarato: “Ecco una scena tipo: Alla fine di una cena tra amici si scambia il contatto Facebook. Il giorno dopo si commenta in quattro. Poi la conversazione continua in due. Presto diventa un corteggiamento. Ce ne capitano tanti di casi così. Diciamoci la verità: la coppia classica, con tanti pensieri in testa, un lavoro e una famiglia da gestire, non ha tempo né voglia per stare su Facebook. Se si sta ore a scambiarsi messaggini con simil-sconosciuti o con l’ex di 10 anni fa c’è qualcosa che non va”. In pole position ci sono gli incontri con gli ex che sono i primi pericoli della rete. Dice Gian Ettore Gassani, come presidente dell’AMI, riguardo le fobie comuni: “Questo anche perché siamo un popolo di gelosi atavici. E questi mezzi amplificano le nostre fobie.