Twitter, nuove regole per i tweet che violano il copyright

Twitter tweet normative sul copyright

Al fine di gestire in maniera ancor più trasparente le attività di Twitter, specie nei casi di rimozione dei tweet per violazione di copyright, il team del servizio di microblogging più celebre al mondo ha recentemente applicato nuove regole.

Da pochi giorni a questa parte, infatti, in caso di violazione di copyright, così come precedentemente descritto, Twitter ha iniziato ad avvisare tutti i suoi utenti.

Twitter e il diritto d’autore

I creatori di Twitter non hanno mai sollevato la questione del diritto d’autore, o della legittima proprietà dei contenuti presenti sul microblogging. Così come il problema del plagio non è mai stato una priorità per Biz Stone fino a quando alcuni utenti non hanno manifestato il loro malcontento a proposito di insospettabili followers che postavano gli identici contenuti sul blog, ma senza il nome dell’autore e l’indicazione RT per segnalare un retweet, e non un contenuto originale.

In realtà questa pratica non rispondeva ad una vera e propria volontà di furto, ma ad un esigenza di condivisione che però si scontrava con il limite dei 140 caratteri imposti da Twitter. Dato che aggiungere il nome dell’autore e l’indicazione RT faceva superare il numero di caratteri a disposizione, la cosa più semplice era farne a meno. Con l’introduzione qualche mese fa delle nuove Retweeting Api questo problema sembra essere stato felicemente risolto. Tuttavia, molti utenti sembrano non conoscere la politica di Twitter sul copyright, perciò vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Social network demoliscono i diritti d’autore

Grazia Neri

Ebbene si, con l’espansione dei siti internet di social networking oltre ad acquisirne informazioni sui pregi di questi strumenti, ci rendiamo conto sempre di più dei difetti di questi servizi (per qualcuno) infernali. La notizia che sta facendo il giro dei soggetti che si battono per i diritti d’autore, è finita su “Il sole 24 ore” e parla di una delle agenzie foto giornalistiche tra le più quotate in Italia. Parliamo di Grazia Neri.

Facebook: ecco perché sto per cancellare il mio account

Sono un convinto utilizzatore di Facebook da prima che il libro delle facce diventasse la mania/moda del momento e che se ne occupassero con fisiologico ritardo anche i giornali e le riviste (da ultimo “Il Venerdì” di Repubblica del 13 febbraio). Oggi, però, sto seriamente pensando di cancellare il mio account, sacrificare i miei 300 amici (solo gente che conosco di persona), eliminare le mie fotografie e non aggiungere più nemmeno un bit d’informazione al mio spazio virtuale.

Il motivo è semplicissimo. Ho letto il nuovo contratto di licenza pubblicato dall’azienda di Mark Zuckerberg. In soldoni nel nuovo contratto è stato modificato il punto in cui si dice che tutto ciò che viene caricato dall’utente passa di diritto sotto la proprietà di Facebook e l’azienda è libera di utilizzare tale materiale per qualsivoglia scopo, anche commerciale, senza che l’utente possa reclamare alcun diritto su di esso. Prima della modifica, in caso di cancellazione del materiale o dell’account questi diritti decadevano e per rientrare “in possesso”  delle proprie foto, della propria musica o di quant’altro venisse caricato, bastava in pratica eliminarsi o eliminare il contenuto dall’agorà virtuale. Oggi tale clausola è stata segata via e tutto ciò che è stato caricato sul sito rimarrà per sempre di Facebook.