Facebook censura i Nirvana

Continuano le operazioni di censura “clamorose” da parte dei vertici Facebook. Il celebre social network ha infatti censurato dalle proprie pagine l’album “Nevermind” del famoso gruppo dei Nirvana, che torna dunque a far discutere come nel settembre del 1991.

Gli appassionati di musica più grandicelli ricorderanno come all’epoca ci fu un vero e proprio scalpore mediatico per la copertina dell’album che presentava in primo piano un bambino nudo in una piscina che nuotava verso una banconota di un dollaro.

Facebook censura bacio gay? Forse no

Lunedi mattina, vi abbiamo parlato della pagina creata da una certa Lauretta, che inneggiava alla violenza sugli animali, ma soprattutto vi abbiamo parlato del fatto che Facebook l’avesse tenuta on line così tanto tempo, senza chiuderla. Oggi invece parliamo di un altro avvenimento che rapporta Facebook e le pagine fans, ma di senso opposto, ovvero della cancellazione di contenuti di una Fan Page dopo la pubblicazione di un’immagine, ma andiamo per gradi.

Nella foto “incriminata”, c’erano due uomini gay che si baciavano, e questa era stata pubblicata sulla pagina Facebook realizzata per protesta contro un noto pub di Londra, dove di recente ci sono state forti discriminazioni contro gli omosessuali.

Facebook e le regole della censura

Due artisti bannati da Facebook in meno di una settimana. E’ successo a Giovanna Casotto, pittrice, e autrice di fumetti famosa in Italia e all’estero, e allo scrittore, giornalista e critico letterario Franz Krauspenhaar. Il motivo? Presunti contenuti espliciti segnalati dagli utenti.

E’ ben noto che Facebook adotti una “policy” molto severa sul trattamento dei contenuti “illegali”, cioè di quei contenuti che non rispettano le regole del network. Purtroppo queste regole non sono sempre chiare, e finiscono per scatenare equivoci o allarmi di censura. Ricordate l’incredibile accusa con cui il network giustificò la rimozione delle immagini che rappresentavano delle madri che allattavano il proprio figlio? Ebbene, quelle immagini vennero rimosse perché “oscene e sessualmente esplicite”, mentre la presenza di gruppi a sfondo erotico/sessuale rimase costante. Addirittura, in quel periodo aumentarono le pagine a sfondo razzista e antisemita che incitavano alla violenza contro diversi gruppi etnici.

Qualcuno allora ha cominciato a lamentare ingiustizie. Solo pochi mesi fa, l’account dello scrittore Aldo Nove è stato rimosso per la terza volta senza nessuna spiegazione.