Facebook, Twitter e la popolarità dei brand auto

Facebook twitter brand automobili

A Milano, nei giorni scorsi, nel corso dell’evento Internet Motors, è stata presentata l’analisi di Blogmeter basata su una ricerca quanti-qualitativa delle conversazioni in rete da cui ne è emersa una verità che da diversi mesi a questa parte non era poi così estranea ai più acuti osservatori ed appassionati utilizzatori dei social network.

I grandi marchi automobilistici sono anche dei forti social brand per cui le relative menzioni sempre più ricorrenti in rete e l’avanzato livello di viral marketin applicato a tali marchi fanno delle auto un strumento a carattere prettamente sociale.

Twitter ha un nuovo logo

Twitter nuovo logo

C’è aria di novità in casa Twitter e a testimonianza di ciò non vi è solo il lavoro recentemente compiuto dagli ingegneri del ben noto servizio di microblogging volto ad ottimizzare lo strumento di posting dello stesso conferendogli un rinnovato grado di velocità e di leggerezza ma, così come in molti avranno già avuto modo di notare, anche i cambiamenti apportati al logo della celebre risorsa di social networking fanno da portavoce per il nuovo corso intrapreso.

Durante le ultime ore, infatti, il logo di Twitter è stato modificato: il simbolo uccellino del servizio di microblogging è stato soggetto ad un semplice restyling che però non è passato inosservato agli occhi di coloro che, giorno dopo giorno, si servono del servizio.

Il rapporto tra marca e clienti migliora con i social network

 

 

eMarketer ha approfondito il rapporto esistente tra social media e il traffico che riescono a generare a favore dei brand nei confronti della propria clientela. Infatti, la ricerca basata sulla popolazione di Internet (nel solo territorio degli Stati Uniti però) ha considerato le percentuali relative ai referral verso i canali ufficiali di diversi brand famosi a partire da Meebo fino ad arrivare ad Amazon.com. Come possono i referral traffic migliorare il rapporto esistente fra marca e consumatore?

Arrivano i Google+ Badges: ora aggiungere i brand alle cerchie è molto più semplice

Al fine di consentire una ben più semplice e veloce connettività con quelle che sono le nuovissime Google Plus Pages che, soltanto da alcune ore a questa parte, è possibile creare su Google+, il team del gran colosso delle ricerche in rete ha svelato Google+ Badges.

Si tratta, così come suggerisce la stessa parola, dei badges ufficiali per Google+, ovvero una sorta di widget che consentono di promuovere il proprio brand presente su Google+ in maniera davvero semplicissima e, al contempo, anche molto elegante.

Twitter compra il dominio Re-Tweet.com

Negli ultimi tempi la strategia di marketing di Twitter sta diventando sempre più aggressiva, soprattutto quando si tratta di difendere il proprio nome, anzi il proprio marchio. E secondo i bene informati, l’acquisto del dominio Re-Tweet.com rientra nell’ottica della Brand Protection Strategy messa a punto dall’azienda. La cosa buffa è che fino a qualche mese fa, nessuno sembrava interessato a questo dominio, nemmeno il social network di San Francisco.

Il dominio re-tweet.com ha cambiato diversi proprietari negli ultimi mesi, e l’ultimo in ordine di tempo pare sia stato un certo David Quinlan, che a marzo ha comprato il dominio a un’asta pubblica per la modica cifra di 150 dollari. A questo punto è logico chiedersi il perché di questo improvviso interesse attorno a un dominio di cui, fino a qualche mese fa, tutti ignoravano l’esistenza.

Facebook, i ragazzi non sono interessati ad interagire con le aziende

Facebook Brand

Uno studio effettuato da Web Media Brands rivela che i giovanissimi utenti di Facebook non sono interessati a diventare fan dei loro prodotti preferiti, solamente il 6% dei ragazzi sotto i 18 anni diventa fan di aziende e marchi.

I giovanissimi non diventano fan della bibita preferita o della marca di scarpe che adorano e non si interfacciano in alcun modo con le aziende, mentre queste si aspettano proprio una massiccia presenza dei consumatori sul web.

Voglia di Brand sui social network

 

Oggi parliamo di un argomento che sta molto interessando il mondo del social networking: marketing e pubblicità. Non abbiamo sicuramente l’arroganza di proporre una nuova guida sul come farsi pubblicità sui social network, visto che ormai l’argomento è abusato sia sul web sia nelle librerie, ma ci limiteremo a fare un’esaustiva analisi del fenomeno.
Le nuove terminologie con cui ci troviamo in contatto oggi sono Advertainment e Branded Entertainment e sono entrambe legate al mondo della comunicazione, del marketing e della valutazione del marchio legato all’intrattenimento. Gli utenti, soprattutto dei social network, sono di recente sempre più bombardati da queste immagini statiche o in movimento che richiamano un po’ un “Carosello 2.0“, che sembra voglia farci attendere il prossimo episodio. L’Advertainment si è ormai identificato come la presenza massiccia su ogni tipo di informazione pubblicitaria del proprio logo (vedasi gli elementi sponsorizzati di Facebook, oppure l’immagine del profilo che ormai rimane statica per quella entità), mentre un discorso diverso, è quello che possiamo fare per il Branded Entertainment.