Ning non è più free

Anche le piattaforme di social network si rivoluzionano, e questa volta è toccato a Ning, la social network community maker più popolata del web. Il suo modello di business è completamente cambiato ed attualmente si basa sul: “O paghi o sparisci”.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, Ning è una piattaforma (una volta gratuita) di creazione di social network in verticale, e cioè la possibilità di creare opzioni e funzionalità del proprio social network personalizzato. Con il cambio di business model, stiamo andando incontro però alla scomparsa del fenomeno free account e l’unica sopravvivenza per gli account premium.

Questa scelta ha sicuramente generato delle polemiche, dal punto che tutti gli utenti con account free avevano già faticato molto a realizzare delle community sul network.
Il comunicato stampa lanciato dalla società però è chiaro: dal 4 Maggio del 2010, tutti gli account free saranno “invitati” a sottoscrivere un abbonamento premium (seppur base) a pagamento, l’alternativa è scomparire in poche settimane. Questa modifica va a toccare una sorta di “popolazione” della piattaforma di ben 75% degli account registrati, tanto che solo il 25% risulta essere premium.
La società si è detta spinta verso questa scelta per una possibilità economica non sostenibile per lo sviluppo del free. La valutazione attuale della piattaforma è di 500 milioni di dollari, ma sempre troppo pochi per sostenere tutti quei dati su account a spese gratuite. Cosa cambierà di preciso ancora non si sa, anche se l’unica certezza è che dopo il 4 Maggio chi non vorrà sottoscrivere abbonamenti et similia vedrà scomparire il proprio lavoro.
Già si impazza alla ricerca del dopo Ning, ed attualmente le uniche alternative possibili nel web sembrano essere: Grou.ps, BuddyPress e SocialGO.

Data la professionalità con cui fino ad oggi ha lavorato Ning, gli esperti consigliano per chi ha utilizzato le proprie community per business di affrontare la spesa per il passaggio all’account premium.