Le linee guida della censura su Facebook

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Tutti gli innumerevoli contenuti che, giorno dopo giorno, vengono condivisi su Facebook passano sotto l’occhio vigile ed attento di un ampio esercito di appositi moderatori, così com’era facile immaginare e così come confermato anche dal documento riservato apparso in rete nel corso delle ultime ore.

I moderatori sono, nella maggior parte dei casi, reclutati in outsourcing da grandi imprese come nel caso di oDesk, così come la stessa ragazza marocchina di 21 anni che, lavorando per un dollaro all’ora, ha provveduto a pubblicare online la sopracitata documentazione nella quale sono contenute le linee guida di tale attività e che considerando le informazioni in esso contenute ha già fatto il giro dell’intero web.

Si tratta, nello specifico, di ben 13 pagine nelle quali viene indicato, in maniera estremamente accurata, tutte le categorie di immagini e contenuti per le quali scatta immediatamente il processo di moderazione su Facebook.

Nel dettaglio sono ben 9 le categorie censurabili su Facebook, quali “Sesso e Nudità”, “Uso illegale di droghe”, “Furto, vandalismo e frodi”, “Messaggi d’odio”, “Immagini forti”, “Blocco degli IP”, “Automutilazione”, “Bullismo e assalto” e “Minacce credibili”, tutte a loro volta suddivise in apposite ed ancor più specifiche sottocategorie.

Così come reso noto dal documento e così com’è oramai ben risaputo, vi sono però anche casi in cui foto del tutto innocue vengono etichettate come proibite e, di conseguenza, censurate, come ad esempio quelle raffiguranti l’allattamento al seno, quelle ritoccate nelle quali viene mostrato un dato soggetto in cattiva luce, quelle in cui risultano presenti studenti ubriachi e molto altro ancora.

Appare però interessante notare come dalle linee guida emerge che l’attenzione di Facebook risulta positivamente concentrata sulle minoranze etniche e come invece siano ben poco apprezzati, tanto da andare incontro alla possibile chiusura dell’account, coloro che, per così dire, rientrano nella sfera dei depressi e degli aspiranti suicidi, con tanto di sistema di tutela a sé che potrebbe scattare al seguito.

Vi sono inoltre casi particolari in cui l’arduo compito della moderazione spetta direttamente al team interno di Facebook come, ad esempio, i contenuti che ritraggono il rogo di bandiere turche, l’attacco al padre della patria Ataturk, la negazione dell’Olocausto, contenuti che riguardano l’autolesionismo, le minacce a pubblici ufficiali o a capi di stato e, ancora, i casi di bracconaggio su specie protette

In merito a tutto quanto riportato nel documento in questione il tem di Facebook, soltanto da pochissimo, ne ha confermato la bontà mettendo inoltre in evidenza gli attenti e costanti controlli di qualità relativi al contributo di monitoraggio ed analisi fornito dalle aziende esterne che, in tal caso, collaborano con il celebre social network.

Photo Credits | Flickr

Via | Gawker

6 commenti su “Le linee guida della censura su Facebook”

  1. Mbarak 3alaik elshahar and cool banenr []omarker Reply:July 31st, 2011 at 5:13 pm3leena w 3leech J ,, Thanks its Via Macbook air Aka The new One ;p[] Reply:July 31st, 2011 at 10:51 pmDon’t make me be mean again? :S Tara haaa I’ll make you have a faulty MBA []

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