La politica spopola anche nei social network

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La politica è un fenomeno sempre stato al centro dell’attenzione, soprattutto da quando i mass media hanno permesso alla stessa di entrare. E se fino ad oggi si trattava di fenomeni divulgati sui giornali, per radio, in televisione, dall’avvento di Internet, anche su questa nuova piattaforma si è cominciato a vedere il fenomeno espandersi. A partire in effetti dai blog personali dei politici fino ad arrivare ai siti che permettono l’iscrizione al partito on-line. D’altronde come ogni fenomeno che si rispetti, questo cerca di entrare prepotentemente nella quotidianità della popolazione ed è arrivata ormai a pieno regime anche su Facebook. Questo fenomeno di entrata prepotente nel social network più famoso al mondo, era ormai inevitabile. Allo stesso tempo però, possiamo esaminare una varietà di sfaccettature che il fenomeno acquisisce in varie parti del mondo, a partire dagli Stati Uniti fino ad arrivare in Italia.
L’italiano medio ha all’incirca nei suoi contatti, oltre 200 connazionali e per motivi di lavoro, oppure di amicizie condivise si trova ad avere nella propria lista amici una ventina di stranieri. Quando si va a fare una valutazione media dei contenuti pubblicati dai propri amici, notiamo che con insistenza il popolo italiano è più coinvolto dalle questioni politiche e la pubblicazione di video, articoli e fotografie è nella grande maggioranza a contenuto politico (statistica basata su una popolazione di età media 30 – 35 anni). Le popolazioni di etnia diversa da quella italiana, invece, hanno temi di pubblicazione diversi. Oltre alle faccende personali, più divulgate nel resto del mondo che in Italia, gli unici temi di attualità pubblicati, intesi come contenuti audio, video e di testi, sono sui temi di grande interesse internazionale, a partire da Gaza fino ad arrivare al ritiro delle truppe americane in Iraq.
Ha incuriosito tanto, una delle mail arrivate alla redazione di un noto giornale on line italiano che chiede come mai in Italia si è diventati così politici ma soprattutto polemici, e le risposte giunte sono state molteplici e soprattutto opposte, a partire dalle colpe di l’onnipresenza del cavalier Silvio Berlusconi, fino ad arrivare alla passione eccessiva per Beppe Grillo o per Marco Travaglio che divulgano il pensiero di una democrazia utopia che difficilmente arriverà. Fatto sta che l’argomento politico crea discussioni e liti sul noto social network che ad oggi si erano limitate a venir fuori tramite gli esponenti in prima persona nei media tradizionali. Che Facebook sia un nuovo modo di far sentire la propria voce? Speriamo che ciò non sfoci sempre in una lite senza conclusione.

963 commenti su “La politica spopola anche nei social network”

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