L’indicizzazione attraverso i social network (parte 2)

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Continuiamo il nostro percorso relativo al mondo dell’indicizzazione, passando per un secondo step da considerare nel mondo dei social network. Se abbiamo abilitato, ad esempio in Facebook, la nostra ricerca pubblica e la possibilità di indicizzazione dei contenuti da parte dei motori di ricerca, sarà molto utile nel momento in cui si va ad introdurre un nuovo post, sfruttare le parole chiave che identificano il nostro sito e la nostra realtà. Un sito che parla di pizze oppure di pizzerie, ad esempio, avrà la convenienza in ogni post di scrivere la parola “pizza”, pur rischiando di essere ripetitivo.

 

Questa operazione un po’ lagnosa nei primi tempi, può portare a dei risultati inaspettati che poi ci confermeranno Google, Yahoo! e Bing. Il web della semantica purtroppo, non è ancora pronto per le informazioni chieste e date, ma la ricerca dell’utente è ancora alla base del funzionamento di un buon motore di ricerca. Non termina qui però l’avventura, considerando che noi possiamo dare una mano all’utente incerto, aiutandolo proprio con le parole chiave.

 

Attenti però a non sbagliare, oppure a voler essere troppo presenti abusando con parole chiave che poco interessano al nostro spazio. I contenuti social, devono quindi essere anche di qualità. Soprattutto una realtà importante da tenere presente, è quella che Google e Bing hanno inserito nel proprio codice di programmazione, l’isolamento e l’ignoramento di quelli chiamati spam link, ovvero alcuni collegamenti di bassa qualtà e soprattutto ripetitivi. Per tornare sempre allo stesso caso, se siamo un sito web che si occupa di ricette per la pizza e sul social network faremo il palese copia ed incolla delle ricette per la pizza prese dal nostro sito, che magari sono già presenti su un sito web più rinomato del nostro, ecco che Google e Bing ci scanseranno con molto piacere ed altro non faremo che un piacere ai nostri competitor che metabolizzeranno il nostro business.

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17 commenti su “L’indicizzazione attraverso i social network (parte 2)”

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