I social network incontrano la tragedia

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Ebbene l’avvenimento del sisma abruzzese ha sconvolto anche il mondo della blogosfera. L’Italia, come la Germania, il Giappone, l’America, tutti i paesi sono vicini all’Italia come se si fosse deciso di sposare l’idea del tanto decantato “villaggio globale” di Marshall McLuhan. Facebook, Twitter, You Tube, da ieri sono colme di contenuti che riportano la tragedia avvenuta in Abruzzo, ma soprattutto tante sono le parole trasmesse tra solidarietà, richieste d’aiuto ed annunci. Tra questi echeggia nell’aria quello del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso: “La peggiore tragedia del millennio”. Internet è diventata piazza di questa tragedia di dominio pubblico, tutto il popolo è in movimento per cercare di aiutare (ognuno a modo suo) gli abitanti dell’Abruzzo che sono rimasti senza case e senza viveri, svegliati alle 3.32, nel cuore della notte, mentre la terra trema…ed il triste epilogo è che non tutti si sono svegliati vivi. Gianluca Nicoletti, della trasmissione radiofonica Melog in onda su Radio 24 ha dichiarato che: “Dopo la scossa mi sono messo al computer e ho visto che il mio gruppo virtuale su Facebook (che conta oltre 5.000 «amici» ndr) era in “fibrillazione”. Allora ho cominciato a pubblicare le agenzie che arrivavano. Quindi ho telefonato a delle amiche che vivono a L’Aquila. Erano per strada, volevano sapere cosa stava succedendo. Ho ricevuto messaggi e telefonate dall’Indocina, dal Brasile, da New York. Sono rimasto davanti allo schermo fino alle 6 a scambiare informazioni. Qualcuno pubblicava le mappe di Google per far vedere i paesi colpiti dal sisma. Tutti erano alla ricerca di notizie“.
E’ una “gioia” per chi vive la blogosfera, notare che in caso di tragedia, il main objective del social network diventa: aiutare. Non scambio di messaggi, foto, luogo di intrattenimento, ma luogo di unione e di comunità pronta a creare una forza. La news più importante da segnalare è la diffusione a macchia d’olio degli inni fatti al tecnico Giampaolo Giuliani che aveva già dichiarato a partire dal 26 Marzo che qualcosa fosse accaduto. In effetti su Facebook sono nati tantissimi gruppi dedicati al tecnico ed al suo brevetto per la previsione dei terremoti. Nota importante è anche la segnalazione dei numeri di telefono di AVIS, di location con posti letto a disposizione e organizzazioni che cercano di realizzare aiuti concreti per gli sfollati. La tragedia è mondiale, da RAI24 ad Al Jazeera fino alla CNN, il mondo è vicino all’Abruzzo.

3 commenti su “I social network incontrano la tragedia”

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