Google+ supporterà gli pseudonimi

Un’altra interessante novità concernente Google+ ha iniziato a fare il giro del web nelle ultime ore e la notizia è stata data direttamente da Vic Gundotra: il neo social network del gran colosso delle ricerche in rete, tra non molto tempo, supporterà gli pseudonimi.

il responsabile di Mountain View che si occupa del progetto legato al social network del gruppo ha dato la notizia durante una conversazione al Web 2.0 Summit di San Francisco il che va a configurarsi come una straordinaria novità se si considera che Google+, inizialmente, ha offerto agli utenti sollo e soltanto la possibilità di girovagare tra i meandri del social network usando i loro veri nomi.

L’esclusivo utiizzo della propria identità effettiva aveva creato qualche piccolo problema alcuni mesi addietro conseguenzialmente alla sospensione da parte di Google di tutti coloro che avrebbero utilizzato il proprio account sfruttando uno pseudonimo o, molto più semplicemente, nickname.

La reazione di Google aveva però scatenato il malcontento di buona parte della vasta utenza per cui, a distanza di qualche mese e facendo tesoro delle critiche ricevute, il gran colosso delle ricerche online ha stabilito che nei prossimi giorni sarà finalmente possibile sfruttare gli pseudonimi, analogamente a quanto concesso da Facebook e da diverse altre risorse di social networking.

Tuttavia ciò non significa che gli utenti non dovranno immettere quelli che sono i loro nomi reali.

Google, infatti, pur avendo stabilito che tra non molto saranno supportati gli pseudonimi, continua comunque a tenere fermo il punto sul fatto che gli utenti debbano servirsi di Google+, così come anche degli altri servizi per i quali è previsto l’utilizzo di un account reso disponibile dal gran colosso delle ricerche in rete, utilizzando quelli che sono i propri dati effettivi.

Al momento, quindi, non è ancora chiaro in che modo Google+ implementerà l’utilizzo degli pseudonimi ma ciò che invece è certo è che tale funzionalità risulterà ufficialmente disponibile.

Via | Mashable