Gadget e stranezze da social network

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Novità, gadget e cose simpatiche relative ai social network stanno cominciando ad invadere i supermercati di mezzo mondo, soprattutto basando la loro forza sul potere mediatico. E dopo i porta chiavi a forma di logo di Facebook, oppure i device di registrazione e riproduzione video che mettono a disposizione il logo e la compatibilità completa con YouTube, ecco che arrivano anche i primi accessori dedicati al social network, nemico storico di Facebook: Twitter.

Questa piattaforma che sembra nel Bel Paese non abbia avere avuto tanto successo, sta pian piano facendo breccia nei cuori degli utenti, fino a diffondere una certa cultura, e c’è qualcuno che per diffonderla ancora maggiormente ha ideato qualche ”giocattolo” tecnologico legato al sito dell’uccellino.

La sua popolarità forte, soprattutto in Giappone ha fatto si che infatti qualche produttore di hardware appassionato del social network ha ideato un nuovo device che potrebbe essere per l’ennesima volta (in)utile. Stiamo parlando di un piccolo animale tecnologico di cui vi abbiamo già parlato e che prende il nome di Twimal (che sarebbe l’abbreviazione contigua di Twitter ed Animale). Il prodotto messo a punto dalla Takara-Tomy, sta riscuotendo un discreto successo (almeno per ora).

Il device è compatibile con tutti i sistemi operativi di casa Microsoft Windows della serie XP, Vista e Seven, ma non si parla ancora di una compatibilità con Mac, mentre Linux già lo conosce. Il nostro animaletto, una volta logato il nostro account nel suo software fornito a corredo, si dedicherà quindi a gestire per noi la lettura dei tweet ed all’arrivo di uno nuovo, comincerà a parlare. Come vi abbiamo già segnalato nel nostro articolo precedente, il costo è di 22 dollari per il mercato americano, ma in Giappone il giocattolo costa ben 2599.08 yen, vale a dire circa 31 dollari. Attualmente parla solo inglese e giapponese.

Parlando ancora di gadget, come si può non menzionare Pingo, lo storico prodotto che nasceva per motivi analoghi ma che non ha avuto successo, oppure di Nabaztag, il simpatico PikaChu dalle super orecchie che rende possibili le stesse funzionalità?

7 commenti su “Gadget e stranezze da social network”

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