La fine dell’anonimato

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Già a partire dagli anni ’90, Internet, è stato visto come un mondo in cui ognuno metteva in piazza la sua realtà.

Un tempo probabilmente, era diversa la tipologia di contenuti privati che andavano a circolare sulla rete, forse perché più legata a quelli aziendali e non a quelli privati.

Di recente, con il web 2.0 ed i social network quello che è veramente cambiato è il tipo di contributo che il singolo utente va a condividere sul web. Se però fino a 5 anni fa, chiunque poteva spacciarsi per un’altra persona mantenendo una sorta di anonimato, oggi non è più così.
Quello che ci fa rinascere sono i recenti episodi che vedono coinvolta la fake blogger Amina, oltre che la coppia del bacio di Vancouver.

Ma procediamo per gradi. Nel caso di Amina, troviamo il caso di una blogger omosessuale della Siria, rapita dalla polizia, che secondo il Blogger americano Tom MacMaster, statunitense 40enne con la passione per il social networking ed il blogging, avrebbe coinvolto molti media nazionali, fino al giorno in cui ha dichiarato che: Amina era lui, ovvero, una notizia bufala per tutti. Ma non è solo questo che ci fa capire quanto l’anonimato ed il fake profile siano all’ordine del giorno sul web.

Il secondo caso di cui parlavamo, è quello legato ad una coppia che è stata immortalata a baciarsi durante gli scontri tra la polizia e gli ultrà della squadra di hockey di Vancouver. Questo fermo immagine, mostrava la coppia in tenere effusioni durante gli scontri violenti e la giovanissima coppia, individuata, è diventata subito protagonista del Today Show ed ancora è entrata nel trend topic su Twitter. Veicolare le notizie, attraverso il web 2.0, torna ad essere una forma di distruzione dell’anonimato, e questo di recente torna ad essere la prima preoccupazione degli internauti che vedono invasa la propria privacy…anche nel quotidiano.

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