Facebook sotto accusa per il Like

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Facebook Like inventato programmatore olandese

Durante le ultime ore una società olandese ha presentato querela contro Facebook per conto di un informatico oramai defunto che, a quanto pare, avrebbe immaginato, già prima di Mark Zuckerberg, il famoso pulsante Like e l’idea della Timeline anticipando quindi notevolmente quanto attualmente disponibile sul social network in blu più celebre al mondo.

A primo acchito è facile pensare ad un tentativo di frode per poter cavalcare la cresta dell’onda della gloria di Facebook unitamente a quello di mettere i bastoni tra le ruote a Mark Zuckerberg ed al suo team, così come già accaduto in passato, ma, a quanto pare, le cose non stanno esattamente così.

I brevetti ci sono e i legali dicono di poter dimostrare il fatto che Mark Zuckerberg li conosceva.

Per poter comprendere a pieno la questione è però necessario tornare indietro nel tempo sino agli anni Novanta quando, appunto,  Joannes Everardus Jozef Van Der Meer, morto a giugno del 2004, comincia a lavorare sul concetto di diario personale sul web basato sulle relazioni tra utenti.

Per sviluppare le sue idee fondò quindi una sua società e successivamente depositò due brevetti, siglati, rispettivamente, con i numeri 6.415.316 e 6.289.362, per cercare di vendere le sue idee.

Durante lo stesso periodo registrò anche il dominio www.surfbook.com ma non fu mai chiaro a nessuno a cosa sarebbe potuto servire.

Joannes Everardus Jozef Van Der Meer, però, morì prima di poter portare a compimento il suo lavoro.

La famiglia di Joannes Everardus Jozef Van Der Meer si è tuttavia convinta del fatto che quest’uomo avesse anticipato Facebook e che Mark Zuckerberg abbia preso non pochi spunti da quest’idea.

La famiglia di Joannes Everardus Jozef Van Der Meer ha scelto quindi di affidarsi alla Rembrandt, una patent-company esperta di questi problemi, e all’avvocato Tom Melsheimer, della Fish&Richardson, che ha depositato una denuncia che chiede, appunto, il riconoscimento della paternità sino al 2021, specie per quanto riguarda il pulsante Like, rivendicando quindi i diritti dell’uomo oramai morto.

La situazione, per Facebook, è ora da prendere con le pinze in particolare se si tiene conto del fatto che il social network in blu, così come sottolineato nella denuncia, probabilmente era davvero a conoscenza del lavoro del programmatore olandese che, appunto, è stato citato in un suo brevetto lo scorso anno.

Via | ReadWrite

6 commenti su “Facebook sotto accusa per il Like”

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