Facebook e Siria, libertà di parola a rischio?

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Polemiche feroci attorno al social network più diffuso al mondo, vale a dire Facebook. In un periodo estremamente delicato per la situazione politica e sociale in Siria, infatti, ha fatto molto discutere la rimozione di un post da parte dello staff di Mark Zuckerberg, relativo all’account di Article 19, organizzazione che da sempre prova a difendere i diritti dell’uomo nel Paese, nonostante le mille difficoltà che un periodo del genere porta con sé.

A trattare l’argomento è stata la dott.sa Agnes Callamard, direttore esecutivo di Article 19, che ha preso piuttosto male la cancellazione di un post, contenente un link che, dal canto suo, rimandava ad un rapporto stilato da Human Rights Watch, a proposito delle torture che vengono portate avanti in Siria. Facebook successivamente si è scusato, chiedendo ad Article 10 di riproporre il post in questione.

Via | pc-facile.com

5 commenti su “Facebook e Siria, libertà di parola a rischio?”

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