Facebook: prevenire i DDoS

Oggi parliamo di sicurezza sui social network e soprattutto della protezione dai così detti attacchi DDoS. Ad aiutarci in questo percorso sono gli ingegneri di Facebook, che hanno spiegato delle interessanti novità sui propri iter di lavoro.

Gli addetti ai lavori, infatti, spiegano passo passo sul blog del social network, cosa sta accadendo in questi giorni nella sede di Palo Alto, durante l’implementazione nel codice del social network del HTML 5. Inoltre, si parla anche del lavoro quotidiano fatto per mantenere il sito attivo ed accessibile e non pesare troppo sugli utenti durante gli aggiornamenti di piattaforma. Discusso dagli esperti è stata anche la strategia che la stessa Facebook Inc. utilizza per ridurre tutti i possibili attacchi DDoS, che risultano all’ordine del giorno in casa Facebook, tanto da toccare il numero di oltre 400 giornalieri (ovviamente non del tipo DDoS).

A parlarne David Recordon, programmatore senior per Facebook, che ha dichiarato: “Per quanto ne so io, abbiamo avuto solo uno o due attacchi al sito. Servirebbe una botnet relativamente grande per attaccarci, e non credo che anche ad avercela vorrebbero usare tutti i loro mezzi e rivelare i loro metodi per tirare giu il nostro sito. Quando abbiamo qualche problema, la gente pensa che sia il sito sia sotto attacco. Non è questo, siamo noi sviluppatori che incasianiamo le cose. In genere sistemiamo le cose in poche ore!”.

Ovviamente è apprezzabile il mea culpa degli sviluppatori, che chiariscono però le idee al pubblico e danno un forte scossone a tutti i giornali di settore che per ogni singolo crash di Facebook scrivono a caratteri cubitali: “Nuovo attacco per Facebook”.
Per concludere, Recordon parla della prevenzione per gli attacchi al sito ed alle API, dicendo che in Facebook hanno un team abbastanza corposo che si occupa solo di risolvere i problemi legati alla celerità del sito. Ovviamente i problemi maggiori sono stati rilevati con il pulsante “Like”.