Facebook e il nuovo modo di fare pubblicità su mobile

Mark Zuckerberg è pienamente convinto che per Facebook sia necessario rinnovare il proprio modo di fare pubblicità e perchè ciò avvenga è indispensabile adottare un sistema di advertising tutto, o quasi, nuovo e, sopratutto, dedicato al mondo mobile al quale, tra le altre cose, il giovane CEO ha recentemente dichiarato di voler prestare maggiore attenzione.

È esattamente questo ciò a cui il social network in blu più celebre al mondo è andato incontro nel corso degli ultimi giorni: Facebook, infatti, ha dato il via alla fase di sperimentazione di un nuovo network pubblicitario che permetterà a chi lo desidera di vedere comparire i propri banner direttamente all’intero di applicazioni iOS ed Android.

La comparsa degli ad, però, non avverrà in maniera casuale ma sarà fortemente influenzata dalle informazioni che ciascun utente ha reso pubbliche sul proprio profilo Facebook.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che ad influenzare la visualizzazione degli annunci pubblicitari su Facebook da mobile saranno età, sesso, posizione geografica, numero di Mi piace accordati e molto altro ancora.

Gli annunci pubblicitari visualizzati, dunque, dovrebbero far pienamente riferimento a quelli che sono i gusti e le esigenze dei singoli utenti.

Facebook, quindi, in tal modo, farà da vero e proprio intermediario.

Gli annunci pubblicitari proverranno da quelli che sono i principali fornitori di advertising e Facebook provvederà a mettere a disposizione le informazioni degli utenti così da permettere di individuare un target preciso da parte di coloro che sono intenzionati ad acquistare sponsorizzazioni in salsa mobile.

Considerando l’inevitabile incremento di precisione ed efficienza degli annunci pubblicitari nel mondo del mobile tutte le aziende coinvolte, Facebook in primis, saranno sicuramente in grado di ottenere maggiori guadagni.

Il nuovo modo di fare pubblicità, comunque, avrà luogo al di fuori dell’applicazione ufficiale del social network che, di conseguenza, non ne perderà in fatto di usabilità.

Via | The Verge