Facebook si schiera con Nonciclopedia e Vasco risponde alle critiche

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Nonciclopedia chiudeSi parla ormai da tutto il giorno della disputa tra la versione satirica di Wikipedia, chiamata Nonciclopedia, e Vasco Rossi, cui azioni legali hanno costretto il sito a chiudere temporaneamente.

Spiegando per un attimo cosa è successo, Vasco Rossi e il suo avvocato hanno ritenuto offensiva e diffamatoria, dunque non satirica la pagina a lui dedicata sul portale, che faceva particolare riferimento ai suoi vizi ed al suo stile musicale, ritenuto ripetitivo e tutt’altro che “rock”. 

Naturalmente, nell’annunciare la notizia di momentanea chiusura, Nonciclopedia ha commentato amaramente e duramente la posizione del famoso cantante di Zocca, come si legge nel comunicato diffuso oggi tra lo sgomento dei fan:

Care lettrici, cari lettori, cari creditori

Nonciclopedia chiude a causa di una denuncia che Vasco Rossi ha sporto contro il sito.
Vasco Rossi si è sentito diffamato dalla pagina che lo riguardava.

Probabilmente si terrà un processo, al termine del quale quel brufoloso ragazzino quindicenne che ha scritto la pagina dopo essere stato picchiato dai suoi compagni di classe, adesso dovrà anche pagare gli alimenti al nullatenente Vasco Rossi.
Un uomo che ha vissuto l’esperienza della droga, l’esperienza del carcere, l’esperienza di stadi e folle che lo acclamavano, non poteva proprio sopportare l’idea di essere oggetto di satira su Nonciclopedia.

Proprio i fan hanno già organizzato una pagina di protesta su Facebook la quale, al momento in cui viene redatto questo articolo, conta più di 90.000 iscritti. L’obiettivo è superare i 2 milioni e oltre della pagina ufficiale dell’artista, che è stata nel frattempo inondata di proteste da parte degli internauti per lo scontro con l’amato Nonciclopedia.

Ma proprio sulla sua pagina Facebook, Vasco Rossi prova a spiegare la sua versione attraverso la portavoce Tania Sachs:

A proposito di Nonciclopedia, prima di tutto fatti e non solo parole: piu’

di un anno fa, nel febbraio 2010, abbiamo sporto querela per diffamazione

nei confronti del sito Nonciclopedia che degli insulti contro Vasco Rossi

aveva fatto la sua bandiera. Insulti quotidiani e gratuiti, insulti a tempo

perso e senza alcun motivo.

A un anno e mezzo circa dalla denuncia per diffamazione il magistrato in

questi giorni ha riscontrato che gli elementi di reato per diffamazione

esistono tutti e lo ha comunicato alle parti.

In seguito alla comunicazione del magistrato, gli ammministratori di quel

sito hanno deciso autonomamente di chiudere il sito perché si sono

evidentemente accorti di essere nel torto. Vasco non ha mai chiesto la

chiusura del sito, ha molto semplicemente chiesto al suo avvocato di

difenderlo in sede giudiziaria dalla diffamazione, persistente. E’ evidente

che non sono vittime, ed è un giudice a decidere che sussiste il reato per

diffamazione, cosa ben diversa dal definirsi un sito di satira. Attenzione

a pubblicare notizie solo unilaterali, chi si occupa di web sa bene che è

molto difficile far chiudere un sito, se non addirittura impossibile.

Difendersi dagli insulti che piovono in maniera gratuita e non si sa per

quale motivo, non è solo lecito, E’ DOVEROSO: libertà di stampa non è

libertà di offendere.

Palla a Nonciclopedia.

5 commenti su “Facebook si schiera con Nonciclopedia e Vasco risponde alle critiche”

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