Facebook e l’importanza nella politica

Facebook non è più solo una piattaforma sociale dove ogni giorno più di 900 milioni di utenti si scambiano notizie, informazioni, curiosità, immagini e quant’altro ancora. Ma è diventato anche un importante mezzo con il quale fare politica, e gli Stati Uniti d’America lo dimostrano pianamente.

Gli investimenti di Facebook in lobby sono clamorosamente aumentati negli ultimi anni, triplicandosi su base annuale: nel 2011, le spese sostenute in tal senso erano pari a 320.000 nel secondo trimestre, mentre nello stesso periodo preso in considerazione quest’anno ammontano già 960.000 dollari. Il tutto per una spesa complessiva di oltre 4 miliardi di dollari entro la fine dell’anno. Troppi? Dovreste vedere allora quanto versa Google nelle casse dei politici nei tentativi di ottenere favori poi in caso di elezione. Solo in un trimestre, il re dei motori di ricerca investe la stessa cifra che Facebook versa in un anno: sì, quei 4 miliardi di dollari e oltre di cui si parlava poco prima.

Un portavoce del social network ha anche spiegato come mai le grandi aziende americane decidano di finanziare le campagne elettorali dei politici:

La nostra presenza e crescita a Washington riflette il nostro impegno nello spiegare come funziona il nostro servizio, le azioni che intraprendiamo per difendere più di 900 milioni di persone e l’importanza di preservare l’apertura di internet ed il valore dell’innovazione nella nostra economia.

Si aggiunge che avere “amici” a Washington può essere importante in chiave futura. Ad esempio, se è in discussione una legge che possa compromettere il servizio offerto da una grande azienda o se comunque si parla di possibili nuovi norme che potrebbero riguardarla. L’azienda potrebbe contare su quell’amicizia conquistata a suon di denaro per evitare guai o quantomeno per alleggerire eventuali danni da importanti decisioni politiche. Insomma, intanto si finanzia, poi al momento dei fatti si farà valere quell’investimento. Anche così funzionano gli affari.

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