Facebook è un guardone

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Ad affermare che Facebook è un guardone è stata l’Associazione di Consumatori Congiunti per l’Italia, che in maniera molto scrupolosa e attenta si è andata a leggere ed analizzare tutta la Normativa sulla Privacy del social network (cosa che dovrebbe fare ogni utente prima di mettere il segno di spunta accanto ad “Accetto”).
Secondo i report riassuntivi forniti dall’Associazione, Facebook tramite la sua Policy, si fa dare l’autorizzazione per utilizzare le nostre informazioni in ambito commerciale, a prendersi tutti i diritti di ripubblicazione dei nostri contenuti comprese foto e video ed inoltre a monitorare i nostri messaggi e le nostre chat.


Ma non finisce qui. Oltre a questo una delle righe importanti della Policy parla chiaro ed enuncia più o meno così: “Informazioni sul dispositivo usato per l’accesso e sul browser. Quando accedi a Facebook da un computer, da un cellulare o da un altro dispositivo, potremmo raccogliere delle informazioni da tale dispositivo sul tipo di browser che usi, sulla tua posizione e sull’indirizzo IP, nonché sulle pagine che visiti”. Un vero furto di cronologia che noi autorizziamo.
Per i più curiosi a cui solo ora sta venendo un dubbio su ciò che Facebook può fare dei propri dati, lasciamo con piacere l’indirizzo diretto della Normativa di Facebook: http://www.facebook.com/policy.php. Attenzione quindi, non basta più guardarsi solo le spalle.

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