Esercito americano e fake su Facebook

Le star, i VIP, tra attori, soubrette, cantanti, sportivi e quanto altro sono stati ad oggi le vittime preferite dei fakers. Ma cos’è un fakers? Stiamo parlando di quegli utenti che passano il loro tempo a creare sul web falsi profili di posta elettronica e più di recente di social network come Facebook oppure Twitter. Ma cosa ci guadagnano a fare questo? Buona parte di questi utenti, vende a terzi le proprie adesioni a gruppi, sottoscrizioni a servizi con e-mail fasulle e tanto altro possa essere basato su indagini e discorsi quantitativi e non qualitativi sul web.

La novità relativa al mondo del fake arriva però dall’esercito americano. Secondo il quotidiano The Guardian, infatti, l’esercito americano avrebbe acquistato un software in grado di creare automaticamente secondo direttive dei falsi profili sia su Facebook che su Twitter solo per fare propaganda alle candidature.

Sempre sul quotidiano si legge che l’esercito inteso come US Army, avrebbe commissionato ad una società della California di cui non si conosce il nome, la realizzazione di un software ad hoc, personalizzato per creare dei falsi profili, ovviamente credibili sui social network più importanti proprio come Facebook e Twitter.

Il costo di questo investimento sarebbe circa di 2,7 milioni di dollari. Questa voce di bilancio non è andata giù ai cittadini americani che l’hanno visto come uno spreco e subito hanno cominciato a criticare soprattutto dopo aver conosciuto lo scopo di questo acquisto. Si tratterebbe infatti, di un’azione propagandistica dell’US Army, nei confronti dei cittadini, a favore degli Stati Uniti d’America e contro i nemici “stranieri”. Obiettivo sarebbe infatti quello di introdursi in gruppi, pagine, discussioni e conversazioni per avviare un programma di contro propaganda nei confronti dei territori come l’Iraq, dove gli States avrebbero maggiori interessi. Secondo il quotidiano questo potrebbe portare a breve anche altre nazioni a fare lo stesso discorso e diventare quindi fakers.