Dalla Francia arriva la Tassa Google

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Google money

 

 

Sempre più preso in considerazione il mondo del web e nello specifico quello che vede rapportarsi il web ed i soldi. Sembra infatti che la Francia abbia deciso di proporre una nuova tassa sui link sponsorizzati e sui banner pubblicitari pubblicati nei maggiori motori di ricerca e sui social network. I primi ad essere colpiti dovrebbero essere Google, Facebook, Microsoft e Yahoo!. Tutto questo dovrebbe essere una sorta di supporto per il mercato musicale e quello cinematografico, che secondo le statistiche degli ultimi anni continua a soffrire enormemente della digitalizzazione dei contenuti.

 

 
Questa soluzione è stata ipotizzata e resa nota dalla commissione di Zelnik, che già da tempo insegue la lotta contro lo scambio illegale di film e musica, proponendo le tasse astronomiche per tutte le società che guadagnano alla grande sul web francese ma che versano i contributi delle imposte agli altri Paesi. Questa sorta di proposta è stata subito battezzatta dalla stampa come “Tassa Google“.

 

 
Per la commissione di Zelnik, la tassa influirà comunque (seppur di poco) sugli introiti degli attori della rete ma riuscirà a fare entrare nelle casse dell’erario francese all’incirca 800 milioni di euro all’anno.

 
Il colosso Big G e Facebook, però subito hanno replicato a questa proposta comuunicando il proprio dissenso. A farsene portavoce Olivier Esper, direttore degli affari pubblici di Google France, che ha dichiarato: “troviamo soluzioni innovative ad una logica della tassazione…e non sviluppiamo una…logica di contrasto tra il mondo di internet e quello della cultura”.

 
Questa decisione statale sembra ormai essere stata presa con fermezza, giustificandola con la voglia di dare un nuovo slancio all’industria della cultura d’oltralpe.

A seguito di questa decisione, molti saranno (secondo gli esperti e la stampa di settore), i motori di ricera e soprattutto i social network che “eviteranno” di passare anche alla traduzione dei propri siti web in lingua francese, per ovvi motivi legati ad una riduzione degli introiti dovuti alle tasse da pagare.

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