Cina Vs USA: il Web ago della bilancia

I giornali di cronaca la stanno etichettando come cyber guerra. Parliamo della vicenda che coinvolge i vertici di Pechino e Washington, rispetto la rivolta in Iran.

Secondo il quotidiano cinese People Daily (stampato dal Partito Comunista Cinese), gli Stati Uniti, sbagliano e continueranno a sbagliare utilizzando Internet come mezzo per creare e stimolare una “brigata di hacker” che si occupano di sfruttare i social network Facebook, Twitter e YouTube, per continuare a formentare la rivolta Iraniana.

L’editoriale di Wang Xiaoyang parla chiaro: “Dietro quello che gli Usa chiamano libertà di parola vi è un bieco schema politico. Come avrebbe potuto altrimenti proseguire la protesta dopo le elezioni iraniane? Lo hanno fatto attraverso i video Youtube e i microblog di Twitter che hanno fatto circolare le voci, creato le divisioni, fomentato e alimentato la discordia tra i conservatori e le fazioni riformiste del Paese“.

Tutta questa vicenda deriva da un caso della scorsa settimana, quando il colosso del search engine Google, aveva denunciato di essere stato attaccato dai pirati informatici che avevano preso di mira i dissidenti cinesi che utilizzavano la posta elettronica. Secondo quanto denunciato da Google, la minaccia era quella di andarsene dal Paese “giallo”, mentre qualche giorno dopo il Segretario di Stato Hillary Clinton aveva già rivolto un appello a Pechino per parlare delle conseguenze diplomatiche di rottura tra USA e Cina.