Tanti sono stati i rumors e soprattutto le voci e gli articoli smistati nei blog e nei siti di hi-tech sulle varie proposte economiche fatte a Twitter, il social network basato su piattaforma micro blogging. Per mettere fine a tutte queste voci (infondate) sulla vendita del sito Internet, sono arrivati direttamente i fondatori del sito. Parliamo di Biz Stone ed Evan Williams, i due soci co-fondatori del sito che hanno spiegato “finalmente” davanti alle telecamere della trasmissione televisiva “The View” andata in onda sul canare ABC, che nessuna cessione è in atto e soprattutto, che per adesso non ci sarà nemmeno l’idea di una probabile cessione. I ragazzi del sito hanno dichiarato che l’uccellino di Twitter continuerà a brillare di luce propria e che Apple, Google, Microsoft e Google non acquisiranno il sito.
La balena di Twitter diventa un ciondolo
Tutti gli utenti di Twitter hanno incontrato, almeno una volta nella vita la “Fail Whale“, cioè la balena di Twitter che appare quando il sistema è fuori uso per il troppo traffico. Tuttavia, negli anni la balena ha conquistato sempre più fan sulla rete, tanto che oggi ha un proprio sito internet.
Gli utenti Twitter più assidui se la sono fatta addirittura tatuare sul braccio, ma anche senza arrivare a questi estremi, la fantasia ci offre molti modi per dimostrare la propria devozione a questo sistema di micro-blogging.
Un esempio recente ci viene proprio dal girocollo Fail Whale ideato dalla designer di gioielli Lori Magno, e dedicato alla celebre balena. Ma come è possibile che questo simbolo negativo, questo messaggio di errore, sia diventato una delle immagini più amate dai navigatori di tutto il mondo?
Hacker all’attacco di Twitter
Una forte lezione sulla sicurezza informatica e sulla privacy degli utenti è stata data agli uomini di Twitter che hanno cercato di correre subito ai ripari. Un hacker francese è riuscito con molta semplicità a recuperare la password di accesso al pannello di controllo da cui è gestito tutto il servizio di social networking. Una volta entrato nel servizio, l’hacker ha potuto indisturbatamente accedere agli account privati di alcuni degli iscritti, facendo anche alcuni screenshot di dati per poter poi dimostrare la propria “opera” in rete.
Secondo lo staff di Twitter non c’è stato nessun danno reale, la situazione è stata ripristinata e soprattutto potrebbe essere stato un falso.
Secondo le cronache l’hacker di origini francesi che è stato protagonista di questo accesso non autorizzato, è “Hacker Croll“.
Twitter: facciamo ordine con le directory di WeFollow
Nonostante Twitter sia oggi il sistema di microblogging più usato nel mondo, abbiamo più volte sottolineato come sia difficile effettuare una ricerca al suo interno senza ricorrere ad applicazioni di terze parti. Un ulteriore tentativo di mettere ordine nelle migliaia di Twitts che ogni giorno invadono la rete arriva dalle directory di WeFollow, un servizio che va a monitorare gli utenti di Twitter per suddividerli in categorie: Celebrity, Tv, Socialmedia, Web, e così via.
L’idea è venuta a Kevin Rose, fondatore di Digg, ma sempre più interessato alla Twittersfera. Il progetto di rose, mira infatti ad indicizzare i contenuti presenti in Twitter mediante categorie che saranno gli utenti stessi a determinare. Ma con WeFollow è possibile suddividere e cercare gli argomenti principali anche attraverso tags. Per esempio, sarà sufficiente inserire il tag Italia nel box in alto, sulla colonna di destra, per scoprire quanti utenti italiani si sono già registrati al servizio.
TweetFace: Twitter e Facebook insieme
Facebook e Twitter sono due dei social network più conosciuti ed utilizzati al mondo. Milioni di persone, nella scelta dell’uno o dell’altro, alla fine decidono di iscriversi in entrambi ed è qui che iniziano i problemi… Difatti non è facile controllare lo stato d’aggiornamento di tutti e due, pubblicare commenti, post, aggiornare le foto, ecc. Dopo un po’ di tempo il tutto diventa una pratica stressante e noiosa. Grazie alla nuova applicazione Tweetface sarà possibile, attraverso l’implementazione con il Facebook Connect, selezionare e filtrare i contenuti da indirizzare a Facebook dal proprio account Twitter.
Nielsen On line continua a dare sentenze. Tocca a Twitter
Continuano le ricerche su Internet, social network, web 2.0 ed utilizzo di nuove piattaforme on-line per permettere alle aziende di lanciare sul mercato in anticipo quello che si aspettano gli utenti. Questa volta la nuova indagine commissionata da Nielsen On Line, l’osservatorio specifico dell’utilizzo Internet, tocca Twitter. Secondo le dichiarazioni di David Martin, vice presidente di ricerca primaria della Nielsen On Line, la percentuale di fidelizzazione degli utenti dei servizi di social networking è quasi nulla rispetto all’ampiezza del fenomeno, si parla di solo il 40% degli internauti che si è confermato nel tempo amante ed utilizzatore del servizio di social network. Nel caso specifico, l’analisi del network di microblogging Twitter continua a perdere l’interesse per i propri utenti, di una percentuale di oltre il doppio degli utenti mantenuti da Facebook e MySpace.
Shaquille O’Neal è su Facebook
Vi ricordate quando abbiamo parlato dei profili pubblici degli sportivi? Avevamo anche focalizzato il fenomeno di Shaq O’Neal su Twitter che ha letteralmente conquistato centinaia di migliaia di fans in pochissimo tempo. Quanti in tutto? Adesso sono esattamente 820.000! Ora il giocatore dell’NBA ha aperto anche un suo profilo pubblico su Facebook conquistando fino ad oggi 300.000 fans! Pensate: solamente 150.000 in sole 2 settimane dall’apertura del suo spazio sul social network. Il segreto di O’Neal? Aggiornamenti frequenti, semplici e molto divertenti. Anche le foto svolgono un ruolo molto importante, in alcune di esse l’omone viene catturato come un vero e proprio cucciolone. Riuscirà a scalare la vetta degli sportivi più amati su Facebook?
La CNN accusa Twitter di allarmismo
Quanto è accaduto nelle ultime ore su Twitter è emblematico per testare la rapidità del diffondersi di una notizia, una volta che questa viene messa online. In seguito all’allarme della febbre suina, gli utenti del servizio di micro-blogging hanno dato il via ad un gigantesco tam tam di informazioni sull’epidemia. L’effetto però si è rivelato ben lontano dai traguardi del citizen journalism che Twitter si prefigge di mantenere.
La nota emittente americana CNN ha accusato Twitter di cattiva gestione nell’ambito delle notizie relative all’epidemia di febbre suina scoppiata in Messico, e rapidamente diffusasi anche negli Stati Uniti. Una disinformazione che è cresciuta un Twitt dopo l’altro, e ha creato panico e falsi allarmi.
Facebook: pronti alle votazioni?
Chi l’avrebbe mai detto? Facebook chiama alle urne tutti quanti i suoi “cittadini” in merito alle votazioni riguardanti i nuovi termini di servizio. Una sottospecie di democrazia? Non lo sappiamo. Quel che è certo che le votazioni sono già aperte e termineranno il 23 aprile alle ore 11.59. Chi può partecipare? Solo tutti coloro che hanno aperto il proprio profilo prima del 16 aprile, solo coloro che dispongono della carta d’identità del social network. Senza di essa non si è ammessi. Quindi tutti i clandestini che cercheranno di iscriversi ora per partecipare non lo potranno fare.
Twitter abbatte un worm correggendo un bug
Twitter è entrato in gioco nel mondo dei social network pian piano, ma sta diventando un interessante fenomeno che al centro dell’attenzione di tanti comincia a fare grandi numeri. Questi grandi numeri permettono di testare e rilevare nuovi bug e correggere righe di codice man mano che si va avanti. E’ proprio ciò che è accaduto durante il Week end di Pasqua: si è partiti da un bug per capire che in realtà fosse un worm. Gli uomini di Twitter non hanno avuto timore e si sono messi subito al lavoro rimettendo a posto la questione sicurezza del social network.
All’emergere del problema, si sono quadruplicati i messaggi di spam sul sito, derivanti tutti dallo stesso sito web. La confessione dell’accaduto, arriva proprio da uno dei protagonisti: il 17enne Michael “Mikey” Mooney di Brooklyn, che avrebbe scoperto la falla e subito avrebbe sfruttato l’occasione per promuovere il proprio sito “StalkDaily“.
Baker Tweet, un twitter per fornai
Mentre colossi come Google e Amazon studiano la tecnologia di Twitter per indicizzare i contenuti in tempo reale, realtà molto più piccole si servono di questo sistema di microblogging per risolvere i problemi di tutti i giorni. E’ il caso di Baker Tweet, un piccolo dispositivo WiFi con cui i fornai inglesi possono ora avvertire i clienti degli ultimi prodotti appena sfornati. Il funzionamento di questo dispositivo è molto semplice, basta installarlo su una parete e quando il pane o i biscotti sono pronti, non si dovrà fare altro che ruotare la manopola posta al centro, selezionare il prodotto appena sfornato e premere il pulsante. A questo punto i clienti verranno avvertiti tramite twit che “la pappa è pronta”.
Baker Tweet è composto principalmente da una scheda Arduino, un adattatore WiFi LinkSys, e altri piccoli componenti. Ma se siete curiosi di vedere in anteprima lo strano marchingegno, sappiate che il primo (e per il momento unico) Baker Tweet si trova a Londra, più precisamente all’Albion Café di Boundary Street, a due passi dall’agenzia creativa Poke HQ, la stessa che ha ideato Baker Tweet.
Saltato il Week-end storico delle fusioni per l’ICT
Il week-end scorso, ha visto i rumors del marketing di aziende che si occupano di ICT darsi alla pazza gioie tra le notizie, e tra i “big” di cui si sono fatti i nomi, è uscita fuori SUN, IBM, Google e Twitter. Le voci vogliono l’acquisizione di SUN da parte di IBM sempre più vicina, questo perchè si parla di una proposta ufficiale con la riduzione della richiesta. Situazione quasi opposta invece quella tra Google e Twitter, che seppur sembrasse cosa fatta, le smentite sono arrivate fino in TV.
L’accordo che vede invece le società di Armonk e Santa Clara, sembrano arrivare dopo il frastico ridimensionamento della richiesta da parte di SUN. Questo perchè, le azioni della società viaggiano in borsa ad un importo di 8,50 dollari e SUN accetterebbe l’offerta già a 9,50 / 10 dollari.
Rimanendo nell’ambito del social networking, possiamo tornare ad occuparci dell’accordo tra il motore di ricerca multiservizi Google ed il più grande servizio di microblogging Twitter. L’interesse da parte di BigG, è aleggiato nell’aria per molto tempo, ma lo scoop-flop di TechCrunch (curato da Michael Arrington) nella notte tra giovedì e venerdì ha stupito tutti.
Le cifre di cui si era parlato erano alquanto differenti da quelle che mesi addietro erano state rese note per un eventuale accordo tra Google e Facebook.
Twitter contro Facebook, la sfida continua
Facebook continua a crescere al ritmo di circa 5 milioni di utenti a settimana, ma secondo le ultime stime, la popolarità di Twitter è sempre più in aumento rispetto al network di Zuckerberg. I dati più recenti forniti da Google Trends mostrano che l’uso di Twitter in America è in costante aumento, e che questa piattaforma di microblogging ha acquistato in poco più di un anno, lo stesso bacino di utenti che Facebook ha conquistato in 2 anni e mezzo.
Il 2009 sarà quindi l’anno di Twitter? E’ ancora troppo presto per dirlo. Gli utenti unici di Twitter oggi sono circa 7 milioni, pochini se paragonati ai 65 di Facebook, eppure è chiaro anche a noi che la notevole crescita della piccola società di San Francisco preoccupa, e non poco i responsabili di Facebook, tanto da copiare (in senso buono) alcune delle caratteristiche vincenti del network concorrente. L’incremento dello stream, con gli aggiornamenti di stato in tempo reale ne è un esempio. Ma questo tipo di concorrenza può tradursi in un vantaggio reale per gli utenti? Il sogno di Mark Zuckerberg, che mira a trasformare Facebook nella piattaforma web del futuro, non sembra essere condiviso da molti affezionati a questo social network.
Vodafone UK e Twitter per il lancio del social network via SMS
E’ partito l’annuncio da parte di Vodafone UK in concomitanza con Twitter per il lancio ufficiale di un servizio che consentirà agli utenti del social network Twitter di ricevere ed inviare notizie ed update sul noto network senza nessun costo per l’utente.
L’offerta per il lancio del servizio, prevede un periodo di prova, che una volta scaduto prevederà dei costi per l’utente. La ricezione rimarrà gratuita, mentre la spedizione dei messaggi avrà lo stesso prezzo di un normale SMS.
L’analista di IDC, Jonathan Arber, ha passato in rassegna l’iniziativa dichiarando: “le vaste offerte di pacchetti SMS sia per i piani prepagati sia per gli abbonamenti stanno infatti erodendo i guadagni degli operatori che sui brevi messaggi di testo hanno in passato costruito veri imperi finanziari. Ecco perché molte compagnie telefoniche sono alla ricerca di nuovi servizi che, pur se tariffati solo in parte, incoraggerebbero gli utenti a inviare un maggior numero di SMS, creando così nuovo business”.
Questa ipotesi va a scapito di chi in un passato recente, aveva temuto che i social network avrebbero completamente abolito l’utilizzo degli SMS (ipotesi già sfatata dal fatto che hanno continuato a dimostrare la propria longevità).