Banche e social network vicinissimi

Sempre più vicini i grandi gruppi bancari al mondo del web e semplicemente del social networking. La notizia recente di cui tutti i financial newspaper stanno parlando è quella delle grandi banche di Goldman Sachs e di JP Morgan che si stanno interessando sempre più ai social network dal punto di vista degli investimenti. Il tutto è partito con l’interessa nei confronti dei social media più in generale, giunto poi alle movimentazioni milionarie verso i social network e soprattutto pronti alle acquisizioni nel momento in cui una belva del web come Facebook sta per essere quotato in borsa grazie proprio alla Goldman Sachs ed alla società Russa Digital Sky (con ben 500 milioni di dollari).

Ovviamente l’interesse di questi grandissimi gruppi finanziari nei confronti del social network, salire il valore del social network Facebook fino a 50 miliardi di dollari. Ma dopo gli investimenti fatti su Facebook, sembra essere arrivato anche il turno del microblog Twitter.

Charlie Sheen Meme, la mania impazza su Twitter

Charlie Sheen, tutto sommato, è un vincente. Lo dicono i numeri da Guinness dei Primati del suo account Twitter, e lo dice anche lui, in radio e in televisione. E lo dice così spesso che winning è diventato il meme del momento. Tutto merito di una serie di sconclusionate, ma divertentissime, affermazioni dell’attore nel radio show di Alex Jones: 18 minuti in diretta nei quali Charlie Sheen ne ha dette di tutti i colori, prendendosela pure col produttore del suo show “Due uomini e mezzo” che lo ha silurato, chiamandolo clown e perdente.

Ma questo è solo l’inizio, perché l’attore non si è fermato ad una intervista radiofonica, ma è apparso pure in tv dove ha rilasciato interessanti dichiarazioni sulla droga e sullo star system che sembra voltargli le spalle. Charlie Sheen ha confessato di curare la sua tossicodipendenza con la mente, e che ha un esercito di assassini pronti a difenderlo, anzi che egli stesso è un assassino, per essere precisi un pericoloso stregone warlock. Perché lui non è una persona normale, ma è speciale perché nelle sue vene scorre sangue di tigre. E alle accuse di disturbo bipolare rivolte da alcuni quotidiani, Sheen ha risposto con un secco “I’m bi-winning“.

Social Eyes per la videochat

Sempre più diffusione degli strumenti social per l’utente e sempre più necessità di avere novità ed innovazioni sul proprio PC per sfruttare tutte le potenzialità di questi siti web sempre più interattivi. L’inarrestabile “sfornata” di innovazioni, molto spesso però diventa un handicap per la propria sicurezza e soprattutto per la privacy.  Le innovazioni fondamentali che negli ultimi tempi hanno trovato sfogo sui siti di social networking, sono state principalmente la geolocalizzazione e la possibilità di avere un’applicazione utile in ogni momento sui propri mobile device per comunicare con il mondo intero.

Facebook e Twitter, come due realtà portanti di questa ventata di novità nel mondo del web, stanno riscontrando un sempre più forte incremento di iscritti e proprio per questo motivo ci sono sempre più software house che sono interessate allo sviluppo delle proprie applicazioni basate e collegate con i social network.

Quante ore passi su Twitter? Nuova truffa scam a danno degli utenti

Un nuovo tentativo di frode online affligge il piccolo microblog di Twitter, che in questi giorni è invaso da decine di messaggi che invitano gli amici a provare una nuova applicazione per sapere quante ore al giorno si passa su Twitter. Questi messaggi vengono spediti dall’account dell’utente a sua insaputa, ed il testo è in inglese, ed è identico in tutti i casi: I have spent 11.6 hours on Twitter. How much have you? Find out here (segue link).

Il link porta l’utente a una pagina che tenterà di collegare a Twitter un’applicazione chiamata “Time on Tweeter“. L’applicazione, se installata, diffonderà ulteriormente il messaggio attraverso l’account del proprietario senza il suo consenso, diffondendo così lo scam per tutto il blog.

Charlie Sheen apre un profilo su Twitter

Charlie Sheen

Charlie Sheen ha aperto da poche ore un profilo su Twitter, ufficiale e verificato, la cosa ha letteralmente fatto impazzire la Twittersfera, Charlie non ha ancora lasciato alcun messaggio (la pagina è completamente vuota), eppure l’attore può già contare su 20.000 followers.

L’attore protagonista della serie Due uomini e mezzo è molto popolare in rete, più per le sue malefette che per i suoi lavori, in effetti. Charlie è un amante della vita notturna ed organizza spesso festini hot con avvenenti ragazze.

JPMorgan vuole acquistare il 10% di Twitter?

JPMorgan Twitter

Secondo una indiscrezione riportata dal Financial Times, JPMorgan sarebbe in trattativa con i vertici di Twitter per acquistare il 10% del noto sito di microblogging per una cifra vicina ai 450 milioni di dollari.

Questo vuol dire che il valore stimato di Twitter è inferiore rispetto agli 8/10 miliardi di dollari ipotizzati qualche settimana fa, il vero valore del social network sarebbe compreso tra i 4 ed i 5 milioni di dollari.

Twitter SMS, il nuovo servizio di Wind

Twitter SMS

Wind lancia il nuovo servizio Twitter SMS per interagire con il noto sito di microblogging usando semplicemente i messaggi di testo. Negli Stati Uniti questa possibilità ha fatto la fortuna di Twitter, mentre per quanto riguarda il nostro paese, Wind è il primo gestore ad offrire un piano pensato appositamente per inviare e ricevere tweet.

Twitter SMS è disponibile sia per i clienti ricaricabili che per le utenze in abbonamento, il costo dei messaggi inviati varia a seconda del proprio piano tariffario, mentre i messaggi di notifica sono sempre gratuiti.

Scambiare file con Twitter

 

Handicap abbastanza grande dei social network, ad oggi, è sicuramente la mancanza dell’opportunità di scambiarsi i file. Sicuramente è una cosa ovviabile quando si tratta di fotografie o video perchè ciò è permesso, ma se volessimo scambiarci un documento? L’alternativa sarebbe fare ricorso alla vecchia e cara posta elettronica.
Ma oggi vi presentiamo un’applicazione che ci consentirà anche di sfruttare la potenza social dell’invio dei file. Stiamo parlando di un software on line che ci darà l’opportunità di utilizzare il microblog Twitter per inviare e ricevere file di ogni tipologia con i nostri contatti.
Ovviamente questo è un altro step contro l’assidua lotta a Facebook, ma è un servizio veramente interessante per le sue potenzialità. Stiamo parlando di File Tweet, servizio con una interfaccia veramente minimalista ma molto utile per lo scambio dei file di ogni tipo on line a mezzo di contatti Twitter.

Gran Bretagna: niente privacy per Twitter, ogni messaggio va considerato di dominio pubblico

In Inghilterra ogni tweet va considerato di dominio pubblico, e come tale può essere citato o riportato su siti web e quotidiani senza chiedere permesso e senza il timore di infrangere le norme sulla privacy.

Lo ha deciso la Press Complaints Commission per l’applicazione del codice di autoregolamentazione inglese del settore giornalistico, un organismo indipendente che si occupa dei reclami relativi al contenuto editoriale di quotidiani e riviste (e dei loro siti web).

La decisione è stata presa dopo che il Daily Mail e l’Indipendent erano stati accusati da Sarah Baskerville di violazione della privacy, per aver pubblicato senza permesso un messaggio online della donna. Ma successivamente l’accusa è stata rigettata dal PCC, che di fatto ha così stabilito il dominio pubblico dei tweets.

TweetLouder, trovare e seguire i cantanti preferiti su Twitter

Tutti, chi più chi meno, hanno almeno un gruppo musicale, un cantante o un musicista nel cuore e della cui musica proprio non possono farne a meno.

Tuttavia, considerando la sempre maggiore diffusione delle reti sociali e, nello specifico, di Twitter, di certo sarebbe bello poter individuare facilmente i propri artisti musicali preferiti e seguirli in modo tale da poterne visionare immediatamente tutte le ultime news.

Pronto il Twitter-fonino Nokia?

 

Le voci di corridoio, lasciavano intendere che dalla casa finlandese Nokia, sarebbe arrivato entro fine 2011, uno smartphone nuovo, tutto brandizzato Twitter ed ideale per l’uso del microblog. Dopo la notizia dell’accordo per la migrazione del sistema operativo Microsoft Windows Phone 7 su Nokia, infatti, sarebbe stato quindi obiettivo del duo finlandese americano, di creare uno smartphone di fascia bassa di prezzo dedicato agli amanti del social network Twitter.
L’accordo scaturirebbe dopo le dichiarazioni di Dick Costolo, CEO di Twitter, di volersi integrare completamente con i sistemi operativi e gli smartphone esistenti, ma ad oggi la notizia sembra avere il valore di una bufala.

La Marina Militare sbarca su Twitter e YouTube

Marina Militare

Anche la Marina Militare italiana diventa social e sbarca su Twitter e YouTube, con due canali ufficiali pensati per far conoscere meglio le attività della Marina, in particolar modo ai giovani, che sembrano aver perso del tutto l’interesse per attività di questo tipo.

Il profilo Twitter della Marina Militare è stato inaugurato da pochi giorni ed al momento può contare su poche decine di followers, ma questo numero è destinato a crescere, il canale YouTube invece esiste già dal 2010, ma è stato totalmente rinnovato ed ora ospita anche video in alta definizione HD.

Twitter è redditizio

Non lasciano dubbi le dichiarazioni rilasciate dal CEO di Twitter, Dick Costolo, che durante la presentazione annuale del social network, dopo aver dichiarato che il servizio non è in vendita, spiega con convinzione: “Vogliamo che Twitter sia come l’acqua: quando faccio la doccia non mi devo preoccupare di nulla, apro il rubinetto e scende. Connettere in tempo reale le persone, da ogni parte del mondo, a ciò che più gli interessa in quel momento“.
E durante la conferenza accetta domande partite proprio da Twitter facendosi aggiungere sul suo profilo da tutti i presenti in sala, ovviamente armati di smartphone, notebook e tablet. L’unica domanda su cui vuole fortemente evitare risposta è il modello di business adottato. Ma continua a spiegare: “Ogni volta mi chiedono se facciamo soldi. La risposta più breve è: sì, li stiamo già facendo, ma a me interessa fare in modo che il servizio si presenti allo stesso modo su tutte le piattaforme“.