Belgio: copiano all’esame, incastrati da Facebook

Sembrava essere andato tutto liscio per due studenti del Belgio. Un lavoro di copiatura perfetto e ben organizzato, che gli stessi professori non erano riusciti a smascherare. Ma alla fine, a incastrarli ci ha pensato Facebook.

E’ questa la storia di due ragazzi il cui compito d’esame è stato annullato, perchè sul social network avevano scritto di aver copiato. Si erano elogiati a vicenda. Ma la commissione è venuta a saperlo e i dubbi dei sorveglianti d’esame sono stati validificati. Già in aula erano stati notati movimenti sospetti ma non si era trovata traccia di foglietti, fotocopie o quant’altro ancora si potesse nascondere. Adesso i compiti di entrambi sono stati annullati.

Oggi circola molto in rete questa notizia. Tuttavia, da quanto si è potuto constatare, nessuno si è posto questa domanda: come ha fatto la commissione a visualizzare i profili Facebook dei due ragazzi? Sono i due studenti che hanno fatto l’errore di rendere il proprio profilo accessibile a tutti (cosa che fanno in pochi) o è stato qualche compagno di classe, magari presente nella lista degli amici, a fare lo spione?

In entrambi i casi bisogna fare attenzione a settare le giuste impostazioni della nostra privacy. Non bisogna essere troppo aperti nel mondo e far sapere a tutti quello che si fà, altrimenti si incorre in casi come questo che alla fine giocano a nostro svantaggio. Quindi se non lo avete ancora fatto: cambiatele. Rivedete anche la vostra lista di amici per eliminare quelli più sospetti.

Non è la prima volta che qualcuno ha problemi perchè scrive qualcosa di se. Questo succede anche nel mondo del lavoro. Qualche mese fa, una donna fu licenziata perchè mentre era ammalata e in mutua a casa è stata sorpresa su Facebook dai colleghi. Una volta riferito al capo, l’ha licenziata dicendo chiaramente che se aveva la forza di stare al pc a casa poteva stare al computer anche al lavoro.

Bisogna stare molto attenti. Ma ancora una domanda: quello che si scrive su Facebook deve avere forzatamente una veridicità giudiziaria?