Barilla entra nel mondo del 2.0

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Barilla ha avviato da tempo un paio di progetti di comunicazione interessanti che andiamo oggi a vedere. Il primo progetto funziona come Zooppa e Bootb avendo come brand protagonista Mulino Bianco Barilla. La brand community, si ispira ad un’iniziativa particolare chiamata “Nel mulino che vorrei“. Questa idea è basata su idee e progetti che gli utenti possono suggerire alla Barilla riguardo prodotti, packaging e promozioni per l’impegno sociale ed ambientale.
Questa iniziativa è presentata e meglio spiegata da Pepe Möder, Head of Digital Marketing di Barilla S.p.A., nel suo blog: “Abbiamo definito un processo aziendale per tenere fede a questo impegno: tre passaggi chiave, dichiarati pubblicamente, permetteranno di portare in realizzazione le idee. Una prima valutazione di equity sarà fatta dallo steering committee, composto da Eugenio Perrier, Giuseppe Morici e Massimo Potenza. Superata la prima valutazione, si passerà all’analisi di fattibilità, incanalando l’idea nel processo già definito di valutazione interna di nuovi progetti. Infine, se l’idea supererà anche questa valutazione, inizierà la fase di realizzazione. (…) Uno dei lavori più time consuming di questo progetto è l’insieme delle attività di backend e di relazione con il pubblico: bisogna leggere tutte le idee, rifiutare quelle doppie, indicando l’idea già presente e invitando le persone a visionarla ed eventualmente votarla; bisogna rispondere alle domande dei partecipanti (e lo farà un tutor, live, via MSN e Skype); bisogna leggere i commenti e approvarli”.
Il coninvolgimento del consumatore fa così di Barilla la prima azienda italiana a sperimentare a pieno l’innovazione del Web 2.0.
La seconda iniziativa si chiama “Olivia&Marino” e si tratta di un progetto ideato da H-Art e dall’Ufficio Marketing Digitale di Barilla. A questa idea è correlato un sito che da Marzo 2009 integra la campagna di comunicazione per il lancio dei nuovi crackers Oliva&Marino della Pavesi. In questo social network si vanno ad unire le passioni per il cibo sfizioso ed un concorso che è stato proposto inizialmente per interessare gli utenti.
Entrambe le strategie sono ovviamente affiancate da una più importante di Marketing, ma hanno dato adito ad un’azienda italiana di presentarsi alla grande nel mondo del 2.0.

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