Atebits acquistato da Twitter

Si chiama marketing strategico, quello annunciato ieri da Twitter riguardo l’acquisizione di Atebits. Il microblogging ha puntato sull’acquisto di questo gruppo, produttore di Tweetie, per accaparrarsi sempre più il mercato degli smartphone. Tweetie, infatti è una applicazione per iPhone che permette l’accesso e l’utilizzo di Twitter dal mela fonino.
I dati ufficiali di vendita non sono stati comunicati, ma sicuramente alcuni dettagli sull’operazione stessa sono già noti. In primis si sa per certo che l’applicazione cambierà il suo nome di battesimo da Tweetie a Twitter for iPhone ed il suo costo di 2,99 dollari verrà automaticamente portato a zero, offrendolo quindi come risorsa gratutita per gli iscritti.

Twitter quindi, dal suo canto attacca direttamente il segmento mobile device per permettere al brand di entrare in un settore di mercato nuovo, che potrebbe dare adito anche a tentativi di ingresso nel business. Ovviamente i primi problemi sono sorti dalle comunicazioni di altre software house che si vedono combattere un apps che fa cose che magari fanno anche le loro, ma con una differenza cruciale per l’utenza: il fatto che sia gratuita.
Questo porterebbe alla comunità degli sviluppatori, una sorta di chiusura verso il prodotto Twitter per iPhone e di conseguenza una chiusura del mercato per tutte queste applicazioni.
Ovviamente il team dell’uccellino sembra non ascoltare tutti questi punti di vista e tira dritto per la sua strada, forse consapevole del fatto che gli utenti Twitter che vogliono tweetare in mobilità con un iPhone saranno di base acquisiti dalla stessa.

Una operazione quindi con una duplice faccia: da un lato quella dei sicuri(?) introiti per Twitter offrendo un servizio completo agli utenti, stimolati quindi ad usare sempre maggiormente il social network. Dall’altro, invece, quello degli sviluppatori esterni che vistisi tagliare fuori da un possibile mercato di riferimento, potrebbero decidere di abbandonare completamente la piattaforma.