Facebook Stories: ovvero come Facebook ha migliorato la vita dei suoi utenti

Dalle menti del team di Mark Zuckerberg ha preso le mosse ed è stato ufficializzato, proprio nel corso delle ultime ore, un nuovo ed interessante progetto mirante ad espandere il più possibile le potenzialità di Facebook in quanto social network.

Trattasi, nello specifico, di Facebook Stories ovvero il progetto nato per chi proprio grazie alla risorsa di social networking in blu più celebre al mondo ha avuto modo di cambiare in meglio la propria vita grazie, appunto, alle innumerevoli innovazioni in fatto di comunicazione offerte dal portale.

Con Facebook Stories, quindi, ogni utente ha la possibilità di raccontare la propria storia spiegando in che modo Facebook ha permesso di ottenere qualcosa che sino a pochi anni addietro non sarebbe stato possibile.

Chiunque ha la possibilità di accedere a Facebook Stories e prenderne parte visionando le storie altrui o, ancora, raccontando la propria semplicemente concedendo i permessi dell’applicazione dal proprio account.

I racconti altrui, invece, possono essere visionate sia dando uno sguardo a quanto proposto nella prima pagina di Facebook Stories sia selezionando la modalità Mappa per ottenere, appunto, una visualizzazione su mappa delle varie storie ed avere la possibilità di selezionare quella d’interesse in base alla locazione geografica.

Al fine di fornire un esempio pratico circa il funzionamento di Facebook Stories Mark Zuckerberg ed il suo team hanno deciso di presentare la vita di Mayank Sharma, un giovane di Nuova Dehli che ha sofferto di una grave forma di meningite che gli ha cancellato la memoria e che grazie al Persone che potresti conoscere di Facebook è riuscito a ripristinare contatti con i vecchi amici e persone che aveva conosciuto in passato riconquistando, seppur poco alla volta, la sua vita ed il tutto grazie al celebre social network in blu e grazie, sopratutto, ad una funzionalità estremamente semplice ma, al tempo stesso, dotata di un grande potenziale.

Via | gHacks