Facebook: il social network in blu indagato per violazione della privacy

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Si torna nuovamente a parlare di privacy e delle problematiche connesse a Facebook ma, questa volta, le lamentele partono direttamente dall’Irlanda.

Nelle ultime ore, infatti, il Commissario irlandese per la protezione dei dati personali ha annunciato l’intenzionalità di voler avviare un controllo approfondito sul ben noto social network in blu i cui risultati potrebbero andare ad influenzare, in maniera piuttosto ampia, le varie attività del gruppo.

La volontà del Commissario di effettuare un controllo parte dalla ricezione di un elenco di attività inerenti Facebook che andrebbero a violare la privacy degli utenti.

L’elenco è stato stilato dall’Europe versus Facebook, un noto gruppo austriaco, contente, in sostanza, accuse di notevole gravità che, qualora confermate, potrebbero avere non poche ripercussioni sull’attuale funzionamento di Facebook.

Nell’elenco, sostanzialmente, viene indicato che Facebook raccoglie informazioni sugli utenti senza il loro esplicito consenso utilizzandole poi per procedere alla modifica dei profili esistenti o, ancora, per crearne di nuovi, senza contare poi il fatto che i messaggi ricevuti ed inviati, così come anche le conversazioni effettuate tramite chat, vengono memorizzati anche là dove l’utente dovesse cancellarli.

Nell’elenco si fa poi riferimento alla poca chiarezza della policy privacy, alla violazione del diritto alla privacy in relazione alla funzionalità del riconoscimento facciale in quanto manchevole di esplicito consenso da parte dell’utente, al continuare a memorizzare i tag e gli amici rimossi dall’utente e al tracciare la navigazione degli utenti servendosi del pulsante Like.

Non mancano poi accuse relative alla possibilità di aggiungere utenti ad un gruppo senza ottenere esplicito consenso, alla possibilità di visualizzare in rete le immagini pubblicate mediante link anche qualora specificati diversamente nei settaggi relativi alla privacy e, dulcis in fundo, al continuo modificarsi delle condizioni relative alla privacy senza informare gli utenti e, sopratutto, senza chiederne il consenso.

Si tratta, sostanzialmente, di un brutto colpo per Facebook, in particolare dopo le problematiche relative alla Timeline risalenti a qualche giorno addietro, ma, in questo caso, l’effettiva veridicità dei fatti potrà essere constata solo con l’evolversi della situazione.

Via | ZDnet

Photo credits | Flickr

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