Posterous diventa un social network, ma funzionerà?

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Anche Posterous alla fine ha ceduto, e da piattaforma di blogging si avvia a diventare un social network pieno di optional. Ma sarà vera gloria? Fin dalla sua comparsa sulla scena, uno dei vantaggi di Posterous consisteva nella creazione di un blog con funzione di autoposting verso tutti i social network. Insomma si poteva condividere i contenuti del blog praticamente ovunque, non solo su Facebook e Twitter, ma anche su Blogger, WordPress, Tumblr, Flickr e così via. Tutto in modo semplice e automatico grazie al comodo bookmarklet.

Sembrava una pacchia, invece Posterous fin dall’inizio ha stentato a decollare, almeno qui in Italia. Forse il motivo principale era la concorrenza di Tumblr, piattaforma estremamente più semplice e dotata di un bookmarklet più funzionale perché altamente personalizzabile, al contrario di quello usato da Posterous. Ma bisogna aggiungere che Posterous ha pure un’interfaccia poco intuitiva, che spaventa gli utenti meno esperti. Da qui l’idea di trasformare Posterous in qualcosa di più simpatico e familiare, insomma una specie di social network.

I Posterous Blogs diventano Posterous Spaces, a metà tra un sito internet e un gruppo Facebook. Ora è possibile creare un numero infinito di Spaces pubblici o privati, da condividere solo con gli amici più stretti o con la famiglia, come già facciamo su Google Plus. Ma possiamo creare anche uno spazio riservato esclusivamente per le foto e i video, ma questi sono solo alcuni esempi.

La novità più rilevante riguarda la presenza della scheda Reader, un pratico feed di tutti i contenuti pubblicati e condivisi dagli utenti stiamo seguendo. Ma ci sono anche le schede Popular e Activity che ci informano sui contenuti più condivisi dagli utenti Posterous.

Lo staff di Posterous si dice convinto che questa sia la strada giusta per far crescere la community, perché rispecchia il modo in cui le persone oggi vogliono comunicare e condividere i contenuti. Tuttavia Posterous sembra voler unire funzionalità già presenti sia in Facebook che in Google+, a scapito della struttura tipica del blog. Se l’esperimento avrà successo, c’è da scommettere che altre piattaforme seguiranno il suo esempio, magari proprio WordPress o Blogger.
Forse il destino dei blog è quello di evolvere in un social network.

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