Google+: ad utilizzarlo sono 10 milioni di utenti

Il social nework del gran colosso delle ricerche online, nonostante si trovi ancora in una fase iniziale, continua ad ottenere il favore della vasta utenza del web che, sempre più entusiasta, si diletta nell’utilizzo frenetico di Google+ e a dimostrarlo sono proprio le cifre!

Per esser più precisi, Paul Allen, esperto di statistica e fondatore di Ancestry.com, in base a tutta una serie di dati raccolti, ha dichiarato apertamente che, entro la giornata del 12 Luglio 2011 il social newtork di casa Google avrebbe raggiunto i 10 milioni di utenti iscritti e che, considerandone lo straordinario successo, tale cifra verrà superata in tempi abbastanza brevi.

Lo straordinario numero di utilizzatori stimato è stato raggiunto in sole due settimane dal lancio del social network e se si considera inoltre che, al momento, l’accesso a Google+ può essere effettuato solo e soltanto tramite invito o, in taluni casi fortuiti, registrandosi personalmente allora non è poi così difficile comprendere quanto, nei prossimi giorni, vale a dire quelli in cui è prevista l’apertura del social netrwork all’intera utenza del web, il numero di iscritti sia destinato ad aumentare in maniera inesorabile.

Analizzando in maniera ben più dettagliata le cifre ottenute dall’analisi di Allen ne emerge che la base dell’utenza risulta aumentata del 350% in soli sei giorni passando da un milione e settecentomila iscritti registrati il 4 Luglio ai 7,3 milioni di iscritti registrati Domenica 10 Luglio.

Nella notte successiva l’incremento degli utenti che sono riusciti ad accedere a Google+ è stato poi pari al 30% vale a dire a 2,2 milioni di nuovi iscritti arrivando quindi a quota 9,5 milioni.

Questo sta quindi a significare che qualora nei prossimi giorni venisse concessa la possibilità di iscriversi liberamente al servizio il numero totale degli utilizzatori di Google+ potrebbe passare in men che non si dica a ben 20 milioni.

Va sottolineato però il fatto che tali dati non sono stati resi disponibili ufficialmente da Google ma l’analisi eseguita da Allen, basata sull’impiego di specifiche informazioni ottenute dall’anagrafe in relazione ai cognomi più diffusi negli Stati Uniti e sulle proporzioni tra l’utenza statunitense e quella delle altre nazioni, fanno ritenere le cifre ottenute più che affidabili.

Via | TechCrunch