Minacce su Facebook sempre più in aumento per presidi e docenti

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Sulla base di un recente sondaggio risulta che in seguito all’avvento di Facebook, principalmente, ma anche di tutti gli altri servizi preponderanti sul panorama dei social network, la situazione nelle scuole per quanto concerne la questione vessazioni sembrerebbe essere notevolmente peggiorata a danno non soltanto degli studenti stessi ma, sopratutto, di presidi e docenti.

Secondo il sondaggio, infatti, un quinto dei presidi sarebbero soggetti alle minacce di alunni e genitori intenti ad utilizzare Facebook ed altri social network come strumenti di comunicazione intimidatori.

Secondo i dati stimati il fenomeno in questione va a palesarsi, prevalentemente, in Gran Bretagna dove la NAHT (National Association of Head Teachers) ha dichiarato che coloro che operano all’interno degli edifici scolastici avvertono sempre più la necessità di rivolgersi alla polizia per far fronte alle violente minacce a cui risultano essere soggetti su Facebook ed implicando dunque l’inevitabile messa in atto di un processo di monitoraggio dei del noto social network e degli altri siti web interessanti in modo tale da evitare l’insorgenza di abusi e rivendicazioni online.

Uno su cinque tra docenti e presidi ha infatti dichiarato di essere stati cacciati dai siti di social networking tanto dagli attuali alunni quanto da genitori ed ex studenti.

Un terzo di essi, invece, ha dichiarato che i comportamenti e gli atteggiamenti dei genitori degli alunni risulta notevolmente peggiorato nel corso degli ultimi tempi.

Per fare un esempio, tra gli individui che hanno preso parte al sondaggio risultava presente anche l’assistente di un docente venuto a conoscenza dell’esistenza di una pagina a lui dedicata su Facebook e sulla quale risultavano presenti numerosi commenti offensivi da parte di alunni e genitori.

Per ottenere la chiusura della pagina sono stati necessari diversi mesi.

Si tratta, in sintesi, di un fenomeno rientrante a pieno nella sfera del cyberbullisimo e sul quale, considerando gli eventi, appare necessario intraprendere seri provvedimenti operando, quanto prima, nel procedere, così come precedentemente accennato, al monitoraggio dei nuovi media nelle scuole in modo tale da ristabilire, per quanto possibile, la situazione.

In ogni caso ciò che appare come più sorprendente è la non curanza da parte dei soggetti che danno vita alle azioni vesstorie su Facebook e gli altri social network dove, così com’è ben risaputo, l’anonimato non esiste.

Ciò farebbe dunque pensare che l’esecuzione di quanto descritto, proprio per il suo essere in rete, possa essere vissuta con distacco da parte dei soggetti interessanti intenti ad esprimere in malo modo il proprio pensiero e, in particolare, i disappunti, nei confronti dell’organizzazione scolastica o parte di essa.

Via | Guardian.co.uk

6 commenti su “Minacce su Facebook sempre più in aumento per presidi e docenti”

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